Il gargantuave (Gargantuavis philoinos) è un grande uccello estinto, vissuto nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano, circa 72 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati in Francia meridionale.
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Genere | Gargantuavis |
Specie | G. philoinos |
Tutto quello che si conosce di questo animale sono una pelvi lunga 20 centimetri con dieci vertebre fuse e un femore destro di 15 centimetri di diametro, ma dalla forma e dalle dimensioni delle ossa gli studiosi sono riusciti a tracciare una descrizione dell'animale. Gargantuavis doveva essere un uccello gigantesco: l'osso sacro era robusto e pesante, così come il femore. Probabilmente l'animale raggiungeva l'altezza di uno struzzo attuale, e potrebbe aver superato il peso di 140 chilogrammi. Di sicuro, questo animale rappresenta il più grande uccello del Mesozoico.
Non sono note le parentele di questo uccello: nelle ricche faune nordamericane e asiatiche, infatti, non esistono animali simili. Tutto ciò che si può supporre è che Gargantuavis costituisse un gruppo endemico, evolutosi in isolamento in Europa, allora in gran parte costituita da isole.
La scoperta di un uccello di tali dimensioni è particolarmente interessante, poiché potrebbe essere stato proprio Gargantuavis ad aver deposto alcune delle grandi uova tondeggianti rinvenute con una certa frequenza nella Francia meridionale, e precedentemente attribuite a dinosauri sauropodi come Hypselosaurus.
Il nome Gargantuavis deriva chiaramente da Gargantua, il gigante dell'opera del francese Rabelais Gargantua e Pantagruel; l'epiteto specifico philoinos, invece, significa più o meno “goloso di vino”, con riferimento alla regione delle vigne della Linguadoca, dove sono stati rinvenuti i fossili.
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