Euophrys bifida Wesolowska, Azarkina & Russell-Smith, 2014 è un ragno appartenente alla famiglia Salticidae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Salticoidea |
Famiglia | Salticidae |
Sottofamiglia | Salticinae |
(clade) | Salticoida |
(clade) | Saltafresia |
(clade) | Simonida |
Tribù | Euophryini |
Genere | Euophrys |
Specie | E. bifida |
Nomenclatura binomiale | |
Euophrys bifida Wesolowska, Azarkina & Russell-Smith, 2014 | |
Il nome proprio deriva dall'aggettivo latino bifidus, -a, -um, che significa bicuspide, a due punte, in riferimento alla forma del dente retromarginale dei cheliceri[1].
L'olotipo maschile ha un cefalotorace lungo 1,2-1,3mm, largo 0,9mm e spesso 0,6mm[1].
Il paratipo femminile ha un cefalotorace lungo 1,3-1,4mm, largo 1,0-1,1mm e spesso 0,5-0,6mm[1].
La caratteristica che distingue questa specie dalle congeneri è la struttura dei cheliceri con dente bicuspide retromarginale, presente in entrambi i sessi. La forma dei pedipalpi è simile a quello di E. purcelli Peckham & Peckham, 1903 ma ne differisce per il diametro maggiore della spirale embolica e dalla forma dell'apofisi tibiale. La femmina ha un epigino con due piccole depressioni rotonde circondate da flange sclerotizzate[1].
La specie è stata reperita in Sudafrica, nella Provincia del Capo Orientale[1]. Di seguito alcuni rinvenimenti:
Al 2022 non sono note sottospecie e dal 2018 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1].
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