Esomus danricus è un pesce d'acqua dolce e salmastra appartenente alla famiglia Cyprinidae[1].
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Superfamiglia | Cyprinoidea |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Danioninae |
Genere | Esomus |
Specie | E. danricus |
Nomenclatura binomiale | |
Esomus danricus (Hamilton, 1922) | |
Questa specie è diffusa in Asia, dall'Afghanistan al Myanmar. Predilige acque molto calme di stagni, fossati e canali.
Presenta un corpo snello e sottile, piuttosto allungato, poco compresso ai fianchi. Le pinne sono piccole e trapezoidali, la dorsale e l'anale sono molto arretrate, opposte e simmetriche, vicine alla pinna caudale. Dalla bocca partono due finissimi barbigli, lunghi oltre la metà del corpo. La livrea vede un corpo giallastro e riflessi metallici azzurri, mentre il ventre è bianco argenteo. Dall'opercolo branchiale partono due linee orizzontali: una sottile color oro, l'altra più spessa, nera, che arrivano fino alla radice della coda. Le pinne sono giallastre.
Raggiunge una lunghezza massima di 13 cm.
Sono pesci ovipari. Non effettuano cure parentali.
È preda abituale di Channa punctata.
E. danricus si nutre di zooplancton.
Viene pescato per l'alimentazione umana.
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