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Dolychorhynchops (letteralmente "faccia dal muso lungo") è un genere di plesiosauri vissuti nel Nord America, e più in particolare nel Western Interior Seaway (quello che è attualmente il Kansas), durante il Cretaceo. Questi animali si estinsero all'incirca 65 milioni di anni fa insieme ad alti plesiosauri e alla maggior parte delle creature che abitavano la terraferma.

Come leggere il tassobox
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Dolichorhynchops
Scheletro di Dolichorhynchops
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Microphylum Sarcopterygii
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Infraclasse Lepidosauromorpha
Superordine Sauropterygia
Ordine Plesiosauria
Sottordine Plesiosauroidea
Famiglia Polycotylidae
Genere Dolychorhynchops
Specie
  • D. osborni
  • D. bonneri
  • D. herschelensis

Al genere vengono ascritte tre specie, tutte lunghe all'incirca 4.5 metri, per un peso totale da vive stimato attorno ai 230 chilogrammi.


Animali vivipari


Resti fossili di Dolychorhynchops hanno dimostrato che i plesiosauri davano alla luce piccoli già formati. Fossili di piccoli di Dolychorhynchops non nati sono stati trovati dentro la cavità corporea della madre. I Dolychirhynchops aspettavano probabilmente due o tre cuccioli relativamente grandi insieme. I piccoli venivano alla luce nelle acque costiere; i giovani, poi, rimanevano nelle acque basse con la sicurezza della protezione delle madri, finché c'era abbondanza di cibo, probabilmente rimanevano lì, ma quando le loro prede migravano in acque più profonde, anch'essi dovevano partire per seguirle.


Prede e predatori


Un esemplare in rapporto a un uomo.
Un esemplare in rapporto a un uomo.

I Dolychorhynchops erano spesso prede di mosasauri, come il Tylosaurus, o di squali, come il Cretoxyrhina.
Si ritiene che i Dolychorhynchops vivessero in branchi di cinque o sei individui e attaccassero avventandosi in mezzo a banchi di Enchodus e/o di Caproberyx, che erano il cibo quotidiano di questi animali, la configurazione della mascella dentata, che aveva 30-40 denti affilatissimi che però non erano fatti per lacerare la carne, ma solo per afferrare, perciò si ritiene che ingoiassero la preda intera, lascia supporre che si nutrivano di pesci di piccola taglia, che venivano afferrati con i denti inclinando la testa di lato. La ristrettezza del cranio e le mascelle lunghe e sporgenti limitavano la dimensione degli animali di cui potevano nutrirsi, probabilmente dovevano cibarsi di un gran numero di piccole prede per accumulare tutta l'energia di cui avevano bisogno. I Dolychorhynchops, come anche altri plesiosauri, avevano occhi grandi che li aiutavano a localizzare la preda in acque debolmente illuminate. A parte questo, conosciamo relativamente poco dei loro sensi. Non ci sono prove che avessero orecchie esterne, mentre quelle interne, che assicuravano al Dolychorhynchops un senso di equilibrio, dovevano essere ben sviluppate per permettere di nuotare e cacciare nell'ambiente sottomarino.


Una forma aerodinamica


Scheletro di D. osborni.
Scheletro di D. osborni.

Tutto lascia intendere che i Dolychorhynchops si muovessero nell'acqua usando gli arti come ali di un uccello, volando così nell'acqua. In una sezione trasversale, gli arti del Dolychorhynchops assomigliavano fortemente alle ali di un aeroplano, con un bordo sovrastante spesso, una superficie curva, e un bordo posteriore sottile. Le punte di questi arti forse si flettevano leggermente mentre l'animale nuotava nell'acqua, riducendo la turbolenza e migliorando l'efficienza, un po' come le alette di un moderno jet. I quattro arti si muovevano insieme per generare la spinta, spostando in avanti il corpo del plesiosauro e permettendogli effettivamente di librarsi nell'acqua. Qualche vogata e qualche deviazione permetteva all'animale di cambiare direzione o svoltare velocemente, come possiamo osservare nel volo acquatico dei pinguini. Il Dolychorhynchops aveva, molto probabilmente, una pelle liscia e non squamosa. L'animale aveva solamente venti vertebre cervicali. Spalla e cinture pelviche erano connesse alla spina dorsale e servivano da punti di attacco per gli ampi fasci di muscoli con cui muovevano gli arti. Ognuna delle quattro natatoie del Dolychorhynchops era costituita da centinaia di ossa che si combinavano a puzzle, questo forniva una perfetta forma aerodinamica per la vita sottomarina. Era l'equivalente Cretaceo dei delfini.


Bibliografia



Nella cultura moderna


Il Dolichorhynchops compare nel film Avventura nella preistoria - I mostri marini, di cui è protagonista una femmina di nome Dolly.


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Collegamenti esterni


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[es] Dolichorhynchops

Dolichorhynchops es un género extinto de plesiosaurio del Cretácico Superior (principios del Turoniense hasta finales del Campaniense) de Norteamérica, comprendiendo tres especies, D. osborni, D. herschelensis y D. tropicensis.[1] Dolichorhynchops fue un reptil prehistórico oceánico. El nombre del género en griego significa "ojo con nariz larga", quizás debido a que sus ojos parecen dispuestos más adelante sobre su largo hocico.
- [it] Dolichorhynchops



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