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Pfiesteria piscicida (Steidinger & Burkholder, 1996) è una specie di alghe unicellulari, ritenuta tra le responsabili del fenomeno della marea rossa.

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Pfiesteria piscicida
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Protista
Phylum Dinoflagellata
Classe Dinophyceae
Ordine Peridiniales
Famiglia Pfiesteriaceae
Genere Pfiesteria
Specie P. piscicida
Nomenclatura binomiale
Pfiesteria piscicida

Descrizione


P. piscicida è stata descritta solamente negli anni '90: poiché può presentarsi in forme molto diverse, gli individui sono stati a lungo assegnati a specie diverse.


Scoperta e denominazione


Pfiesteria fu scoperta nel 1988 dai ricercatori JoAnn Burkholder e Ed Noga della North Carolina State University. Il nome del genere fu assegnato in onore di Lois Ann Pfiester (1936–1992), una biologa che aveva compiuto estese ricerche sui dinoflagellati.[1]


Biologia


La specie deve il suo nome (letteralmente: assassina di pesci) alla particolare etologia: grazie ai flagelli di cui dispone, P. piscicida aderisce alle proprie vittime e vi inietta una potente tossina che paralizza il sistema nervoso centrale e innesca la disgregazione dei tessuti. Tramite un'estroflessione a forma di proboscide, l'alga si ciba quindi degli eritrociti dell'ospite: elevate concentrazioni di P. piscicida fanno assumere alle acque il tipico colore rosso. Concluso il pasto, P. piscicida si lascia cadere sul substrato dove si incista. Può rimanere in questa condizione per diversi anni, resistendo alle condizioni avverse; la ripresa del metabolismo è attribuita alla presenza di feci nelle acque circostanti. L'ingestione di pesci infettati da P. piscicida può provocare nausea, vomito, addominalgie, diarrea e sintomi neurologici come astenia, mialgie, prurito, parestesie periorali, inversione del senso di caldo/freddo, alterazioni psichiatriche e perdita di memoria. Il quadro neurologico può persistere per mesi o anni[2].


Note


  1. K.A. Steidinger, J.M. Burkholder, H.B. Jr. Glasgow, C.W. Hobbs, J.K. Garrett, E.W. Truby, E.J. Noga e S.A. Smith, Pfiesteria piscicida gen. et sp. nov. (Pfiesteriaceae fam. nov.), a new toxic dinoflagellate with a complex life cycle and behavior, in J. Phycol., vol. 32, 1996, pp. 157–164, DOI:10.1111/j.0022-3646.1996.00157.x.
  2. Lee Goldman e Andrew Schafer, Goldman-Cecil Medicina Interna, 25ª ed., Edra, 2017, ISBN 9788821441844.

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На других языках


[es] Pfiesteria

Pfiesteria es un género de dinoflagelados heterótrofos que se asocia con la proliferación algal y la mortalidad de peces. Se ha propuesto que Pfiesteria fue el responsable de la gran mortalidad de peces de las costas de Carolina del Norte y del estuario de la Bahía Chesapeake en 1980s y 1990s. En respuesta a estos brotes tóxicos, seis estados de la costa este de EE. UU. iniciaron un programa de monitorización para disponer una respuesta rápida en el caso de nuevos brotes tóxicos y para comprender mejor los factores que influyen en la toxicidad de Pfiesteria.[2] Con los nuevos métodos de detección molecular, se ha determinado que Pfiesteria tiene una distribución mundial.[3]
- [it] Pfiesteria piscicida

[ru] Фистерии

Фисте́рия (лат. Pfiesteria) — микроорганизмы, род гетеротрофных динофлагеллят, которые привлекли внимание вредоносным цветением и гибелью рыбы.[1] Сложные организмы фистерии (Pfiesteria complex organisms, PCOs), как утверждается, были виновны в массовой гибели рыбы в 1980-х и 1990-х годах на побережье штата Северная Каролина и в притоках Чесапикского залива.



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