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La silene rigonfia, o gonfiata (Silene vulgaris (Moench) Garcke), è una piccola pianta (alta fino a 60–70 cm; massimo 100 cm) perenne e glabra, dai caratteristici fiori, chiamati “bubbolini”, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.

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Silene rigonfia
Silene vulgaris
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
Ordine Caryophyllales
Famiglia Caryophyllaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Caryophyllidae
Ordine Caryophyllales
Famiglia Caryophyllaceae
Sottofamiglia Silenoideae
Genere Silene
Specie S. vulgaris
Nomenclatura binomiale
Silene vulgaris
(Moench) Garcke (1869)
Sinonimi

vedi Varietà e sinonimi

Nomi comuni

Bubbolini
Carletti
Crepaterra
Cuïn
Erba del cucco
Minuto
Schioppettini
Sciopeti
Stridoli
Strigoli
Stringoli
Sgrizoi
Tagliatelle della Madonna
Verzuli
Grisol Sclopit
Lacfitt Farricelli
Cavolo lustro o bubbolo


Sistematica


Il genere Silene è molto vasto: comprende oltre 300 specie; per lo più erbacee, annue, bienni o perenni. Di queste in Italia se contano almeno una sessantina spontanee. La specie presenta una grande variabilità di caratteri. Le moderne classificazioni ne individuano diverse sottospecie che si differenziano per la dimensione, il portamento e le foglie (che possono essere pubescenti o glabre, oppure dentellate o intere, oppure cigliate).
Dato il carattere polimorfo della pianta si sono creati nel tempo anche diversi sinonimi.
Varietà e sinonimi sono stati sviluppati nella scheda indicata qui sotto:

Lo stesso argomento in dettaglio: Varietà e sinonimi di Silene vulgaris.

Etimologia


Il nome del genere (Silene) si riferisce alla forma del palloncino del fiore. Si racconta che Bacco avesse un compagno di nome Sileno con una gran pancia rotonda. Ma probabilmente questo nome è anche connesso con la parola greca “sialon” (= saliva); un riferimento alla sostanza bianca attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie del genere.


Morfologia


La forma biologica di questa pianta è emicriptofita scaposa (H scap): pianta perennante per mezzo di gemme al suolo (emicriptofita), e con asse fiorale più o meno privo di foglie (scaposa).


Radici


La pianta possiede una struttura radicale rizomatosa a base lignificata. Possiede anche diverse radici (e radichette) secondarie da rizoma.


Fusto


Il fusto ha un aspetto erbaceo ma ascendente ed eretto. Può essere glabro o leggermente pubescente. Nella parte alta il fusto è in qualche caso vischioso.


Foglie


Le foglie sono del tipo ovate o lineari – lanceolate (non molto strette). Il colore è verde con riflessi bluastri (ma in altre varietà verde – cenere).


Infiorescenza


L'infiorescenza è di tipo lasso a pannocchia con fiori penduli su peduncoli flessuosi lunghi 5 – 15 mm.
In particolare l'infiorescenza viene definita come bipara ossia i fiori crescono da ambo i lati rispetto al fiore apicale con 3 – 9 fiori totali.


Fiori


I fiori sono ermafroditi ( dioici o poligami) e pentameri.


Frutti


Il frutto è una capsula globoso–piriforme compresa col calice persistente e con una corona di denti (in numero di 6) apicali. La capsula alla fruttificazione è lunga tre volte il carpoforo (piccolo peduncolo basale che sostiene la capsula – vedi illustrazione qui sotto). Il frutto è del tipo deiscente nella parte alta con molti semi.


Distribuzione e habitat



Usi



Cucina


Molto ricercata in gastronomia (con il nome di grisol, strigoli, stridoli, strigioli, carletti, strisci, scrissioi, s-ciopit o sclopit, zimole, s-ciopetin, verzulì, cuiet o versèt in Veneto e nell'Appennino Umbro Marchigiano meglio noti come concigli), è reputata fra le migliori erbe commestibili, col suo sapore dolce e delicato. Si raccoglie solo prima della fioritura, perché poi le foglie basali diventano troppo coriacee. L'erba si mangia sia cruda, sia cotta (come gli spinaci), in risotti, minestre, ripieni, ravioli e frittate.[1]


Industria


L'industria dalla pianta ricava saponi.[senza fonte]


Sagre



Note


  1. Le piante spontanee di uso alimentare del territorio etneo Archiviato il 17 ottobre 2008 in Internet Archive. Dipartimento di Botanica - Università di Catania

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Silene vulgaris

Silene vulgaris, the bladder campion[3] or maidenstears,[4] is a plant species of the genus Silene of the family Caryophyllaceae. It is native to Europe, where in some parts it is eaten, but is also widespread in North America, where it is a common wildflower in meadows, open woods, and fields.[5]

[es] Silene vulgaris

Silene vulgaris, de nombre común colleja, es una especie de la familia Caryophyllaceae.

[fr] Silène enflé

Silene vulgaris
- [it] Silene vulgaris

[ru] Смолёвка обыкновенная

Смолёвка обыкнове́нная, или хлопу́шка (лат. Siléne vulgáris) — многолетнее травянистое растение, вид рода Смолёвка (Silene) семейства Гвоздичные (Caryophyllaceae).



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