Nothovernonia H.Rob. & V.A.Funk, 2011 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Centrapalinae |
Genere | Nothovernonia H.Rob. & V.A.Funk, 2011 |
Classificazione Cronquist | |
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Specie | |
(Vedi testo) | |
Il nome del genere (Nothovernonia) significa “falsa Vernonia”.[3] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici contemporanei Harold Ernest Robinson (1932-2020) e Vicki Ann Funk (1947-2019) nella pubblicazione " PhytoKeys" (PhytoKeys 3: 26 - 28) del 2011.[4]
Le specie di questa voce sono erbacee perenni fino a 70 cm di altezza. I fusti sono eretti, ramificati con la superficie a coste. La pubescenza è formata da peli semplici. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][3]
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline con picciolo di 0,2 – 2 mm. Le foglie lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. Quelle basali (se presenti) spesso formano delle rosette. La forma della lamina (semplice o segmentata) varia da oblunga a lanceolata. I bordi possono essere continui, dentati o spinosi. La superficie superiore è verde e scarsamente pelosa, quella inferiore è più scura e da grossolanamente a densamente pelosa; entrambe le facce presentano dei punti ghiandolari. Le venature in genere sono pennate. Le stipole sono assenti.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali o ascellanti raccolte in formazioni cimiformi. Alla base delle infiorescenze sono presenti delle brattee fogliari. I capolini, peduncolati, discoidi e di tipo omogamo, sono formati da un involucro persistente a forma emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi. Le brattee, numerose, sono disposte in 5 serie in modo embricato e scalato ed hanno delle forme da ovate a oblunghe; i bordi sono dentati; il colore è più o meno verde con sfumature scure e una striscia mediana. Il ricettacolo, a forma piatta, è privo di pagliette o peli.
I fiori, da 30 a 65, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono tubulosi (actinomorfi), ermafroditi (bisessuali) e fertili.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è subcilindrica con 8 - 10 coste e superficie pubescente per peli ispidi. Nell'achenio, privo di fitomelanina, sono presenti dei rafidi piccoli e stretti e diversi idioblasti. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da due serie di setole (capillari quelle interne; lanceolate più corte quelle esterne), sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Le specie di questo gruppo si trovano nell'Africa centrale e nella Penisola Arabica.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Centrapalinae H. Rob, descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[14] Dagli ultimi studi filogenetici sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. Centrapalinae occupa una posizione centrale e appartiene al clade del Vecchio Mondo; in particolare è inclusa nel subclade africano più vicino alle specie tropicali americane.[15]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9] Le specie di Nothovernonia in precedenza erano descritte nel genere Vernonia.[3]
I caratteri distintivi per questo genere sono i seguenti:[3]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[3]
Questo genere ha 2 specie:[2]
Altri progetti
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