Il raulí (Nothofagus alpina (Poepp. & Endl.) Oerst.) è una specie arborea appartenente alla famiglia Fagaceae[1], tipica delle foreste andine e patagoniche, di alta importanza ecologica ed economica. La sua distribuzione in Argentina è molto ridotta e relativamente frammentata.
Questa voce sull'argomento piante è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
L'eccessivo utilizzo del suo legname, pregiato e di qualità, unito alla pastorizia e agli incendi forestali hanno portato a una situazione critica per molti esemplari di questa specie.
Descrizione
È un albero monoico, caducifoglio, frondoso, che può raggiungere i 45 m di altezza e i 2 m di diametro; il fusto è retto e cilíndrico, la corteccia è grigiastra e spezzata longitudinalmente.
Albero giovane.
Le foglie sono alternate, i piccioli di grandezza compresa fra 3 e 12mm di lunghezza, con ghiandole e peli distribuiti regolarmente, e margini ondulati.
I fiori sono piccoli e divisi in grappoli di tre fiori (per i maschi) e in tre infiorescenze sostenute da un peduncolo di circa un centimetro (per le femmine).
Il frutto è formato da una cupola al cui interno si trovano 2-3 noci giallognole di circa 6mm di lunghezza, leggermente pelose.
Usi
Il legno è di eccellente qualità, di grano fine e tono rosato, (0,6kg/dm³). È molto impiegato in ogni tipo di costruzione, specialmente rucas o capanne.
È stato introdotto come prodotto ornamentale nelle Isole Britanniche e cresce bene nell'ovest della Scozia, dove c'è la pioggia necessaria per la sua buona crescita, minimo 750mm all'anno.[2] Per le coltivazioni scozzesi sono stati provati diversi esemplari, provenienti da distinte aree del mondo, e si è scoperto che gli alberi provenienti da Neuquén, in Argentina, sono i più resistenti al freddo. La selezione di piante proveniente da Malleco, in Cile, è invece quella che per prima ha ottenuto risultati soddisfacenti.[3] È stata introdotta anche nella costa nord del Pacifico degli Stati Uniti[4] e anche in Norvegia.[5]
Huxley. A. 1992 The New RHS Dictionary of Gardening.MacMillan Press 1992 ISBN 0-333-47494-5
M. B. Murray, M. G. R. Cannell, L. J. Sheppard and R. Lines. 1986. Frost Hardiness of Nothofagus procera and Nothofagus obliqua in Britain. Institute of Terrestrial Ecology, Bush Estate Penicuik, Midlothian, Scotland. Forestry Commission, Northern Research Station, Roslin, Midlothian, Scotland.
Raulí en Noruega, su git-forestry.com, GIT Forestry Consulting. URL consultato il 27 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2009).
Bibliografia
Donoso, C. 2005. Alberi nativi di Cile. Guida di visita. Edizione 4. Marisa Cuneo Edizioni, Valdivia, Cile. 136p.
Hoffmann, Adriana. 1998. Flora Selvatica di Cile, Zona Centrale. Edizione 4. Fondazione Claudio Gay, Santiago. 254 pp.
Rodríguez, R. e Quezada, M. 2003. Fagaceae. In C. Marticorena e R. Rodríguez [eds.], Flora di Cile Vol. 2(2), pp 64–76. Università di Concezione, Concezione
Bean. W. 1981 Trees and Shrubs Hardy in Great Britain. Vol 1 - 4 and Supplement. Murray
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии