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La mancinella, detta anche ippomane o manzaniglio (Hippomane mancinella L.), è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Euphorbiaceae, originaria della Florida negli Stati Uniti, delle Bahamas, dei Caraibi, del Centro America, e della parte nord del Sud America.[1]

Come leggere il tassobox
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Mancinella
Hippomane mancinella
Frutto e fogliame
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Ordine Malpighiales
Famiglia Euphorbiaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Euphorbiales
Famiglia Euphorbiaceae
Sottofamiglia Euphorbioideae
Tribù Hippomaneae
Genere Hippomane
Specie H. mancinella
Nomenclatura binomiale
Hippomane mancinella
L.
Nomi comuni

Mancinella


Diffusione


È originaria dei Caraibi, Florida, Bahamas, Messico, America Centrale. L'albero può essere trovato su spiagge costiere e più in generale negli acquitrini di acqua salmastra, dove cresce tra le mangrovie. Funge perfettamente da frangivento e le sue radici aiutano la sabbia a stabilizzarsi, impedendo l'erosione delle spiagge.


Descrizione


Si tratta di una pianta sempreverde, che cresce in altezza fino a 15 metri. Ha un tronco grigio-rosso, piccoli fiori gialli o verdi, e foglie di un verde brillante. Le foglie sono semplici, alternate, molto serrate e dentellate, dai 5 ai 10 centimetri di lunghezza.

Sprazzi di fiori sono seguiti da un frutto che è molto simile ad una mela. Assumono colori verdi o giallo-verdi quando maturi.

Il frutto della Mancinella è estremamente velenoso.


Tossicità


Tutte le parti dell'albero contengono delle tossine molto potenti, alcune non identificate.[senza fonte] La sua linfa contiene Forbolo ed altre sostanze irritanti per la pelle, che al suo contatto causano potenti reazioni allergiche e dermatiti. Anche solo sostare sotto la chioma dell'albero durante la pioggia è pericoloso, perché le gocce d'acqua, passando sulle foglie della pianta, possono causare delle vesciche sulla pelle, in quanto anche la piccola percentuale di linfa presente è pericolosa.

Inoltre, bruciarne il legno è pericoloso, in quanto qualora il fumo dovuto alla combustione dovesse entrarne in contatto, causerebbe gravi danni agli occhi.

Il contatto diretto con la linfa può causare dermatite bollosa, Cheratocongiuntivite acuta e danni corneali.

Mangiarne il frutto può causare la morte; tuttavia, non si registrano casi di morte a causa di quest'eventualità. Quando ingoiato, testimonianze raccontano che il gusto sarebbe "Piacevolmente dolce all'inizio", e dopo, "un sapore pepato, che aumenta progressivamente fino a diventare un fortissimo bruciore, con sensazione di occlusione della gola". I sintomi continuano a peggiorare finché il paziente "non può più mangiare cibo solido a causa del lancinante dolore".[2]

In varie parti delle zone di diffusione, gli alberi sono stati contrassegnati con cartelli, mentre altri vengono marchiati con una X rossa sul tronco, ad indicarne il pericolo. Nella zona delle Antille Francesi gli alberi sono spesso marchiati con una banda rossa su tutta la parte bassa del tronco.

Anche se la pianta è conosciuta per essere tossica anche per molti animali, l'iguana nera per esempio è stata osservata mentre ne mangiava i frutti e viveva perfino tra i suoi rami.

Gli Aruachi e i Taino usavano come antidoto un impiastro di Maranta. I popoli antichi dei Caraibi usavano le foglie della pianta per avvelenare le risorse idriche delle tribù nemiche, mentre l'esploratore spagnolo Juan Ponce De Leòn venne avvelenato da una freccia che era stata intinta nelle tossine di Mancinella, durante una battaglia. Morì poco tempo dopo.


Applicazioni come risorsa


Nonostante i pericoli ad essa associati, la pianta è stata usata come fonte di legname dai popoli dei Caraibi per secoli. Il legno va lasciato essiccare al sole finché la linfa non svanisce.

I nativi si servivano della pianta anche come medicinale, estraendo dalla corteccia un tipo di gomma che utilizzavano per curare gli edemi mentre i frutti essiccati venivano impiegati come diuretico.[3]


Etimologia


L'epiteto specifico "mancinella" è di origine spagnola, dove Manzanilla ha il significato di "piccola mela", ed è dovuto alla somiglianza superficiale del suo frutto e delle foglie a quelle di un melo. Il nome attuale in lingua spagnola è infatti manzanilla de la muerte, cioè piccola mela della morte. Questo si riferisce al fatto che la mancinella è uno degli alberi più velenosi al mondo.


Note


  1. Hippomane mancinella, su ars-grin.gov, United States Department of Agriculture. URL consultato il 27 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  2. Do Not Eat, Touch, Or Even Inhale the Air Around the Manchineel Tree, in Atlas Obscura, 19 maggio 2016. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  3. Why manchineel might be Earth's most dangerous tree, su mnn.com.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[en] Manchineel

The manchineel tree (Hippomane mancinella) is a species of flowering plant in the spurge family (Euphorbiaceae). Its native range stretches from tropical southern North America to northern South America.[3]

[es] Hippomane mancinella

La manzanilla de la muerte, manzanillo de playa o árbol de la muerte (Hippomane mancinella) es una especie del género Hippomane. Es un árbol de la familia de las euforbiáceas, nativo de Mesoamérica y las islas del Mar Caribe. Como muchas otras euforbiáceas, es poderosamente tóxica, y su fruta —similar a la manzana, y de agradable aroma— puede resultar mortal para los seres humanos.[1][2]
- [it] Hippomane mancinella

[ru] Манцинелловое дерево

Манцинелловое дерево, или манцинелла, известное также как манзинилла и маншинелла (лат. Hippomane mancinella) — вид деревьев семейства Молочайные. Растение получило широкую известность благодаря ядовитому млечному соку, содержащемуся во всех его частях, в том числе в плодах. Манцинелловое дерево — одно из самых ядовитых деревьев на планете. Содержит токсин форбол.



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