Epilobium angustifolium (L., 1753), comunemente noto come camenèrio, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Onagraceae, diffusa in Eurasia, Nordafrica e Groenlandia[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi II |
Ordine | Myrtales |
Famiglia | Onagraceae |
Sottofamiglia | Onagroideae |
Tribù | Epilobieae |
Genere | Epilobium |
Specie | E. angustifolium |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Myrtales |
Famiglia | Onagraceae |
Sottofamiglia | Onagroideae |
Tribù | Epilobieae |
Genere | Epilobium |
Specie | E. angustifolium |
Nomenclatura binomiale | |
Epilobium angustifolium L., 1753 | |
Sinonimi | |
Chamaenerion angustifolium | |
Nomi comuni | |
Camenèrio | |
Un tempo veniva incluso nel genere Chamaenerion: il vecchio nome generico deriva dal greco χαμαί (khamái, "a terra, basso") e dal latino nerium ("oleandro") e significa quindi "simile a un piccolo oleandro". Il nome dell'attuale genere deriva invece dal greco ἐπί (epí, "sopra") e λοβός (lobòs, "lobo"), per i petali inseriti sopra l'ovario.
L'epiteto specifico angustifolium allude invece alle foglie relativamente strette.
Ha un fusto eretto alto fino ad 1,50-2 metri. Possiede anche un rizoma molto ramificato.
Ha foglie lanceolate a fillotassi alterna, intere, strettamente lanceolate.
I fiori hanno un diametro di 2–3 cm, con quattro petali da magenta a rosa e quattro sepali rosa più stretti. Lo stilo termina con quattro stimmi. Gli stami sono 8.
I fiori sono portati in infiorescenza. L'infiorescenza è un racemo terminale simmetrico che fiorisce progressivamente dal basso verso l'alto, producendo una forma piramidale affusolata. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
I frutti sono delle capsule deiscenti in quattro sezioni, contenenti molti minuti semi marroni (da 300 a 400 per capsula e circa 80.000 per pianta).
I semi hanno peli setosi per favorire la dispersione ad opera del vento.
Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Il camenèrio cresce in zone sassose, ghiaiose (sponde dei corsi d'acqua) nonché sui detriti e le macerie, ma accetta anche suoli mediamente profondi, spesso su suoli silicei.
Il camenerio è diffuso nelle zone temperate più frequentemente montane (oltre i 1000 m) dell'emisfero boreale. È presente in tutte le regioni d'Italia, ed in particolare sulle Alpi[3].
Specie igrofila e assai frugale. Il motivo per cui è spesso chiamato "fiore di sant'Anna" è il periodo di fioritura.
In aree montane è una delle piante più abbondanti dopo gli incendi forestali (questo viene ricordato nel nome vernacolo inglese 'fireweed' cioè erbaccia del fuoco).
Di E. angustifolium sono riconosciute valide due sottospecie, oltre a quella nominale[2]:
L'epilobio è un'erba officinale e medicinale, ed ha interessanti proprietà per la prostata e lo stomaco[senza fonte].
Le foglie giovani e i germogli sono commestibili sia crudi che cotti.
L'epilobio è una pianta mellifera e viene bottinata dalle api; la pianta è diffusa e si trova spesso nel miele in montagna, ma non si riesce ad avere quello monoflorale.
Altri progetti
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