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Didelta L'Hér., 1786 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Come leggere il tassobox
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Didelta
Didelta carnosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Vernonioideae
Tribù Arctotideae
Sottotribù Gorteriinae
Genere Didelta
L'Hér., 1786
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Arctotideae
Sottotribù Gorteriinae
Genere Didelta
Specie
(Vedi testo)

Descrizione


Il portamentoDidelta carnosa
Il portamento
Didelta carnosa
Le foglieDidelta spinosa
Le foglie
Didelta spinosa
InfiorescenzaDidelta carnosa
Infiorescenza
Didelta carnosa
I fioriDidelta carnosa
I fiori
Didelta carnosa

Le specie di questo genere hanno un portamento erbaceo o subarbustivo, arbustivo o raramente piccolo-arboreo con organi interni contenenti quasi sempre latice.[3][4][5][6][7]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono ricoperte di spine. La lamina è intera con forme ampie. In alcune specie le foglie possono essere un po' carnose.

Le infiorescenze sono composte da capolini peduncolati o sessili. I capolini di tipo radiato (raramente di tipo discoide), sono formati da un involucri dimorfici composti da brattee (o squame) disposte su più serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi (quelli centrali o del disco) e ligulati (quelli periferici e radianti). L'involucro può avere varie forme: campanulato, cilindrico, urceolato o obconico. Le brattee, libere, sono di due tipi: quelle esterne sono disposte su 3 - 5 serie ed hanno delle forme allargate, ampiamente ovato-triangolari; quelle interne sono poche con forme ovato-lanceolate. Il ricettacolo è alveolato e a maturità si divide in più parti (alcune rimangono vicine all'achenio, altre alle brattee dell'involucro).

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi (quelli del disco) e sterili o neutri (quelli periferici).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[8]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: le corolle dei fiori del raggio hanno delle ligule raggianti che terminano con 4 denti o lobi; i lobi in genere sono sclerificati sui margini o lungo le venature. Anche i lobi dei fiori del disco centrale sono ispessiti.

Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[9] L'appendice apicale delle antere è da corta a lunga, normalmente acuta e ben fissata; le teche sono speronate con o senza coda. L'endotecio normalmente è privo di pareti laterali ispessite, possono essere presenti alcune cellule polarizzate. Il polline può avere varie forme ma generalmente è sferico.

Gineceo: lo stilo è filiforme, mentre gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stili sono claviformi e alla base della biforcazione stigmatica è presente un anello peloso; nella parte superiore possono essere leggermente ispessiti. Inoltre i peli dello stilo sono mammillati.

Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni sono costoluti e dorsoventralmente asimmetrici; il pericarpo si presenta con una subepidermide sclerificata su 1 - 2 strati di cellule rotondeggianti; la superficie varia da glabra a sparsamente sericea. Il pappo è costituito da squame a forma lanceolato-subulata, con bordi seghettati (finemente dentati) o cigliati.


Biologia



Distribuzione e habitat


La distribuzione delle piante di questa specie è relativa al Sudafrica e alla Namibia.


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]


Filogenesi


Le piante di questa voce appartengono alla sottotribù Gorteriinae (tribù Arctotideae) della sottofamiglia Vernonioideae. Questa assegnazione è stata fatta solo ultimamente in base ad analisi di tipo filogenetico sul DNA delle piante.[13] Precedenti classificazioni descrivevano queste piante nella sottofamiglia Cichorioideae.[14][15]

Da un punto di vista filogenetico il genere Didelta è incorporato all'interno di un ampio clade, chiamato "clade Berkheya", insieme ai generi correlati Berkheya, Cullumia, Cuspidia e Heterorhachis. Uno dei caratteri principali di questo clade sono le foglie provviste di spine e i peli dello stilo mammillati. Anche la morfologia dell'achenio e del pappo supporta parzialmente il clade in esame.[16]


Elenco delle specie


Per questo genere sono assegnate le seguenti 2 specie:[2]


Sinonimi


Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 agosto 2021.
  3. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  4. Strasburger 2007, pag. 860.
  5. Judd 2007, pag.517.
  6. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 205.
  7. Funk & Susanna 2009, pag. 395.
  8. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  9. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  10. Judd 2007, pag. 520.
  11. Strasburger 2007, pag. 858.
  12. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  13. Susanna et al. 2020.
  14. Funk & Susanna 2009, pag. 336.
  15. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 76.
  16. Karis 2009, pag. 386.

Bibliografia



Voci correlate


Generi di Asteraceae


Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Didelta

Didelta is a genus of shrubs of up to 1 or 2 meter high, with two known species in the daisy family.[2][3] Like in almost all Asteraceae, the individual flowers are 5-merous, small and clustered in typical heads, and are surrounded by an involucre, consisting of in this case two whorls of bracts, which are almost free from each other. The 3–5 outer bracts are protruding and triangular in shape, the inner about twice as many are lance-shaped and ascending. In Didelta, the centre of the head is taken by 3–5 clusters of bisexual yolk yellow disc florets, sometimes divided from each other by male disc florets, and is surrounded by one complete whorl of infertile yolk yellow ray florets. The common base of the flowerhead swells around the developing fruitlets, become woody and breaks into segments when ripe. The fruitlets germinate within this woody encasing. The species of the genus Didelta can be found in Namibia and South Africa. The genus is called salad thistle in English and slaaibos in Afrikaans.[4][5][6]
- [it] Didelta



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