Crystallopollen angustifolium Steez, 1864 è una di piante angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. È anche l'unica specie del genere Crystallopollen Steez, 1864.[1][2][3]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Centrapalinae |
Genere | Crystallopollen Steez, 1864 |
Specie | C. angustifolium |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Vernonieae |
Genere | Crystallopollen |
Specie | C. angustifolium |
Nomenclatura binomiale | |
Crystallopollen angustifolium Steez, 1864 | |
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Joachim Steetz (1804-1862) nella pubblicazione " Naturwissenschaftliche Reise nach Mossambique: auf Befehl Seiner Majestät des Königs Friedrich Wilhelm IV, in den Jahren 1842 bis 1848 ausgeführt von Wilhelm C.H. Peters Berlin" ( Naturw. Reise Mossambique [Peters] 6(Bot., 2): 366) del 1864.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta nella stessa pubblicazione.
La specie di questa voce è una erbacea annuale, snella o più o meno robusta, con una altezza massima di 0,3 - 1 metro. La ramificazione è soprattutto verso l'apice. La pubescenza è formata da peli semplici o a forma di "L". Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][2][10]
Le foglie, sessili, lungo il caule normalmente sono a disposizione alternata. La forma della lamina è semplice ed lineare o strettamente ellittico-oblanceolata con apici da acuti a ottusi (mucronati). I bordi sono continui e revoluti. La superficie è glabrescente. Le venature in genere sono pennate. Le stipole sono assenti. Dimensione delle foglie: larghezza 0,6 cm; lunghezza 10 cm.
Le infiorescenze sono composte da capolini (da pochi a numerosi) raccolti in lasse formazioni tirsoidi-panicolate. I capolini, peduncolati e discoidi, sono formati da un involucro persistente a forma da urceolato-campanulata a emisferica composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi. Le brattee (circa 80) sono disposte in circa 7 serie in modo embricato e scalato ed hanno delle forme ovato-oblunghe con apici mucronato-aristati; i bordi sono scariosi con apici anneriti; il colore è più o meno verde. Il ricettacolo, a forma piatta o più o meno conica, può essere privo o no di pagliette. Lunghezza dei peduncoli: 2 – 10 cm. Lunghezza dell'involucro: 12 cm.
I fiori (circa 30) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono di tipo tubuloso (actinomorfi). In genere i fiori sono ermafroditi (bisessuali) e fertili.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è obconica-turbinata con 5 - 8 - 10 coste e superficie setolosa per peli ispidi. Nell'achenio, privo di fitomelanina, sono presenti dei rafidi corti o allungati e idioblasti sparpagliati. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il carpoforo (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da una o più serie di setole verdastre, gialle o raramente bianche con squamelle, sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Lunghezza degli acheni: 2,5 – 4 mm.
La specie di questa voce si trova principalmente in Africa.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Centrapalinae H. Rob, descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[15] Dagli ultimi studi filogenetici sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. Centrapalinae occupa una posizione centrale e appartiene al clade del Vecchio Mondo; in particolare è inclusa nel subclade africano più vicino alle specie tropicali americane.[16]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9] Il genere di questa voce è stato anche descritto come appartenente alla sottotribù Erlangeinae H.Rob. (sempre nel gruppo delle Vernonieae).[8]
I caratteri distintivi per questo genere sono i seguenti:[8]
Il numero cromosomico della specie Crystallopollen angustifolium è 2n = 18.[8]
Sinonimi per la specie:[2]
Sinonimi per il genere:[2]
Altri progetti
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