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Chenopodium L. 1753 è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Amaranthaceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza a pannocchia.

Come leggere il tassobox
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Farinello
Chenopodium rubrum (Farinello rosso)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
Ordine Caryophyllales
Famiglia Amaranthaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Caryophyllidae
Ordine Caryophyllales
Famiglia Chenopodiaceae
Genere Chenopodium
L., 1753
Specie
(Vedi : Specie di Chenopodium )

Sistematica


La famiglia delle Amaranthaceae è abbastanza numerosa con 170 generi e circa 2400 specie[1]; mentre il genere Chenopodium comprende oltre 150 specie, abbondantemente presenti nelle zone temperate dell'emisfero boreale e australe. Sul territorio italiano sono una ventina le specie presenti spontaneamente di questo genere.
La classificazione tassonomica di questo genere è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa apparteneva alla famiglia delle Chenopodiaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (Classificazione APG II) tutte le specie delle Chenopodiaceae sono state incluse nella famiglia delle Amaranthaceae in quanto le differenze tra i due gruppi sono molto poco marcate[1].
Tutto il genere viene considerato di difficile classificazione ed è ancora superficialmente capito. Pignatti a proposito del Gruppo Chenopodium album lo definisce “un groviglio di forme quasi inestricabile”[2] (ne è la prova il recente spostamento da un punto di vista tassonomico dell'intera famiglia).
Non tutti gli autori sono concordi sulla consistenza numerica del genere. Ad esempio alcuni testi considerano le seguenti due specie: Chenopodium capitatum (L.) Asch. e Chenopodium foliosum Asch. comprese nel genere Blitum[3]. Mentre altri autori hanno spostato al genere Dysphania le seguenti specie: Chenopodium ambrosioides L. e Chenopodium anthelminticum L. Qui di seguito viene proposta la classificazione scientifica di questo genere[4]:

Famiglia : Amaranthaceae, definita dal botanico francese Antoine-Laurent de Jussieu (Lione, 12 aprile 1748 – La Plata, 17 settembre 1836) nella pubblicazione “Genera Plantarum” del 1789.
Sottofamiglia : Chenopodioideae, definita dal botanico britannico Gilbert Thomas Burnett (15 aprile 1800 – 27 luglio 1835) nel 1835.
Tribù : Chenopodieae, definita dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nel 1829.
Genere : Chenopodium L. (1753)

Data la complessità del genere le varie specie sono raggruppate in sezioni, sottosezioni o sottogeneri. L'elenco che segue indica alcune di queste sottodivisioni[5]:


Specie spontanee della flora italiana


Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche[6].

  • Gruppo 1A : le foglie sono a forma pennata;
  • Chenopodium multifidum L. - Farinello multifido: il portamento del fusto è prostrato; l'infiorescenza è fogliosa. L'altezza della pianta varia da 20 a 60 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Sudamericano; l'habitat tipico le zone a macerie e ruderi; la diffusione sul territorio italiano è discontinua – è considerata specie rara; l'altitudine sui rilievi arriva fino a 600 m s.l.m..
  • Chenopodium botrys L. - Farinello botri: il portamento del fusto è eretto; l'infiorescenza è scarsamente fogliosa. L'altezza della pianta varia da 10 a 40 cm; il ciclo biologico è annuale; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico le zone incolte e le macerie; è diffusa su tutto il territorio italiano; l'altitudine sui rilievi arriva fino a 1200 m s.l.m..
  • Gruppo 1B - Gruppo di C. ambrosioides : le foglie sono intere e lanceolate (solo le più grandi sono lobate); questo gruppo è composto da piante extraeuropee naturalizzate sul territorio italiano in seguito a coltivazioni come piante officinali;
  • Gruppo 2A : la pelosità della pianta si presenta sui fusti e sulla pagina inferiore delle foglie;
  • Chenopodium ambrosioides L. - Farinello aromatico: la forma delle foglie è lanceolata con bordi sinuato-dentati; l'infiorescenza è formata da numerosi glomeruli posti all'ascella di brevi foglie bratteali. L'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è annuale; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Cosmopolita; l'habitat tipico le zone ruderali e le macerie; è diffusa su tutto il territorio italiano; sui rilievi arriva fino ad una l'altitudine di 800 m s.l.m..
  • Chenopodium integrifolium Woroshilov - Farinello integrifoglio: la forma delle foglie è lineare-lanceolata con bordi quasi interi; l'infiorescenza è formata da singoli glomeruli posti all'ascella di foglie bratteali. L'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita.
  • Gruppo 2B : tutta la pianta è abbondantemente pelosa (sia su fusti che sulle foglie); il bordo delle foglie è dentato; l'infiorescenza è allungata;
  • Chenopodium suffruticosum Willd. - Farinello suffruticoso: l'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è camefita suffruticosa (Ch suffr); il tipo corologico è Sudamericano; l'habitat tipico le zone ruderali; è rara e si trova solo in alcune località del centro e sud Italia; sui rilievi arriva fino ad una l'altitudine di 600 m s.l.m..
  • Chenopodium aristatum L. - Farinello aristato: l'altezza della pianta varia da 10 a 30 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Circumboreale; l'habitat tipico le zone sabbiose; è rara e si trova in alcune zone del versante Adriatico al nord; sui rilievi arriva fino ad un'altitudine di 600 m s.l.m..
  • Gruppo 1A : le foglie sono intere;
  • Chenopodium polyspermum L. - Farinello polisporo: le foglie hanno una forma ellittica o lanceolata; i semi sono neri e lucidi. L'altezza della pianta varia da 10 a 50 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Circumboreale; è una pianta infestante le colture; è comune su tutto il territorio italiano; sui rilievi arriva fino ad un'altitudine di 900 m s.l.m..
  • Chenopodium bonus-henricus L. - Farinello buon-enrico : le foglie hanno una forma triangolare-astata e alla base hanno due denti rivolti verso il basso; alla fruttificazione l'infiorescenza è di colore rosso-bruno. L'altezza della pianta varia da 30 a 60 cm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Circumboreale; l'habitat tipico le zone incolte ma concimate in montagna; è diffusa su tutto il territorio italiano; sui rilievi si trova dai 500 fino a 2100 m s.l.m..
  • Gruppo 1B : le foglie sono parzialmente lobate (o almeno dentate);
  • Gruppo 2A - Gruppo di C. foliosum : l'infiorescenza consiste in una spiga discontinua posta all'apice del fusto; la caratteristica di questo gruppo sono i glomeruli dei fiori a consistenza carnosa (quasi delle bacche) di colore rosso (alcuni autori considerano queste due specie come un genere a parte con il nome di Blitum);
  • Chenopodium foliosum Asch. - Farinello foglioso: l'infiorescenza è una spiga fogliosa fino all'apice; i semi sono arrotondato sul dorso. L'altezza della pianta varia da 20 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Sud Europeo; è una pianta naturalizzata nelle vali alpine; è una specie rara e si trova solo nelle Alpi Centrali; sui rilievi si trova dai 800 fino a 2200 m s.l.m..
  • Chenopodium capitatum (L.) Asch. - Farinello capitato: l'infiorescenza è una spiga afilla (solo i glomeruli inferiori si trovano all'ascella di foglie); i semi sono carenati, molto angolosi. L'altezza della pianta varia da 30 a 60 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); l'habitat tipico sono gli incolti; si trova al nord dell'Italia; sui rilievi arriva fino ad un'altitudine di 1000 m s.l.m..
  • Gruppo 2B : l'infiorescenza consiste in una pannocchia ramificata; i fiori non sono carnosi;
  • Gruppo 3A : i rami delle pannocchie sono fogliosi fino in alto; i vari elementi della pianta (fusti, foglie e fiori) sono arrossati;
  • Chenopodium rubrum L. - Farinello rosso: i fiori laterali hanno i sepali liberi nella metà superiore; le spighe sono fogliose. L'altezza della pianta varia da 10 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Circumboreale; l'habitat tipico sono gli incolti, le macerie e le zone ruderali; in Italia ha una distribuzione discontinua (alcune aree del nord e del sud con la Sardegna); sui rilievi arriva fino ad un'altitudine di 600 m s.l.m..
  • Chenopodium botryodes Sm. - Farinello a grappolo: i fiori laterali hanno i sepali concresciuti fino all'apice; le spighe sono prive di foglie bratteali. L'altezza della pianta varia da 10 a 40 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico sono le zone ruderali fangose; in Italia ha una distribuzione discontinua (Lazio, Campania e litorale veneto; sui rilievi arriva fino ad un'altitudine di 200 m s.l.m..
  • Gruppo 3B : i rami delle pannocchie sono fogliosi solo nella parte basale; i vari elementi della pianta (fusti, foglie e fiori) sono verdi;
  • Gruppo 4A : la base delle foglie è tronca o cuoriforme; il diametro dei semi è di 1,75 – 2 mm;
  • Chenopodium hybridum L. - Farinello ibrido: l'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Circumboreale; l'habitat tipico sono le zone ruderali e le colture; in Italia ha una distribuzione quasi totale; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 1300 m s.l.m..
  • Gruppo 4B : la base delle foglie è ottusa o cuneata; il diametro dei semi è minore di 1,5 mm;
  • Chenopodium urbicum L. - Farinello pie' d'oca: i semi sono lucidi ed hanno un diametro di 0,9 – 1,3 mm; l'infiorescenza non è farinosa. L'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico sono le zone ruderali e le macerie nei centri abitati; in Italia è come ovunque; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
  • Chenopodium murale L. - Farinello murale: i semi sono opachi ed hanno un diametro di 1,2 – 1,5 mm; l'infiorescenza è farinosa. L'altezza della pianta varia da 15 a 60 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico sono le zone ruderali e gli incolti; in Italia è comemune ovunque; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 900 m s.l.m..
  • Gruppo 1A : il bordo delle foglie è quasi intero; la pianta odora di pesce marcio;
  • Chenopodium vulvaria L. - Farinello puzzolente: l'altezza della pianta varia da 10 a 40 cm; il ciclo biologico è annuo (raramente bienne); la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Eurimediterraneo; l'habitat tipico sono le zone abitate; in Italia è presente ovunque ma è considerata rara; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..
  • Gruppo 1B : il bordo delle foglie è dentato o lobato (quelle inferiori); la pianta ha un odore erbaceo;
  • Gruppo 2A : la pagina superiore delle foglie è lucida ed ha una forma triangolare con base piana;
  • Chenopodium urbicum L. - Farinello pie' d'oca (vedere Sezione C, Gruppo 4B).
  • Gruppo 2B : la pagina superiore delle foglie è opaca ed ha una forma lanceolata-ovata con base arcuata;
  • Gruppo 3A : le foglie sono profondamente trilobate; la superficie del seme è opaca e punteggiata;
  • Chenopodium ficifolium Sm. - Farinello con foglie di fico: l'altezza della pianta varia da 30 a 80 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Paleotemperato; l'habitat tipico sono gli incolti; la diffusione in Italia è discontinua ed è considerata rara; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 600 m s.l.m..
  • Gruppo 3B : le foglie sono debolmente dentate; la superficie del seme è lucida;
  • Gruppo 4A : le foglie hanno una forma lanceolata o quasi romboidale, ma comunque più lunghe che larghe; all'apice sono acute;
  • Gruppo 5A : il colore delle foglie è verde-biancastro o glauco; sono inoltre lunghe meno di 6 cm;
  • Chenopodium album L. - Farinello comune: entrambe le facce delle foglie sono farinose, come pure l'infiorescenza; la disposizione dei semi è orizzontale. L'altezza della pianta varia da 10 a 120 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico sono gli incolti, ruderi e le colture estive-autunnali; in Italia è una pianta comunissima; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 1500 m s.l.m..
  • Chenopodium glaucum L. - Farinello glauco: solo la faccia inferiore delle foglie è farinosa; la disposizione dei semi è verticale. L'altezza della pianta varia da 10 a 50 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; l'habitat tipico sono gli incolti e le macerie; è considerata rara e in Italia si trova al nord e in Sardegna; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 1000 m s.l.m..
  • Gruppo 5B : il colore delle foglie è sfumato di violetto-amaranto; sono inoltre lunghe fino a 14 cm;
  • Chenopodium giganteum Don. - Farinello color amaranto: l'altezza della pianta varia da 50 a 300 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Nordindiana; l'habitat tipico sono i ruderi e le colture; è comune ma si trova solo nella pianura lombarda e nell'Abruzzo; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 300 m s.l.m..
  • Gruppo 4A : le foglie hanno una forma ovata con pochi denti basali; sono tanto lunghe quanto larghe; all'apice sono arrotondate;
  • Chenopodium opulifolium Schrader - Farinello con foglie di Viburno: l'altezza della pianta varia da 30 a 150 cm; il ciclo biologico è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Paleotemperato; l'habitat tipico sono gli orti, le colture e i luoghi abbandonati; è comune su tutto il territorio italiano; sui rilievi arriva fino ad una altitudine di 800 m s.l.m..

Sinonimi


Il genere Chenopodium ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Generi simili


Un genere molto simile al Chenopodium è il genere Blitum Scop. (1772). In effetti alcune specie di Chenopodium sono state trasferite a questo genere la cui caratteristica principale sono i frutti carnosi a forma di bacca e vivacemente colorati di rosso. Un altro genere affine è Dysphania R. Brown (1810). Anche in questo caso alcune specie di Chenopodium sono “passate” a questo genere. Si tratta comunque di un genere con specie in prevalenza tropicali o subtropicale e quindi non presente in Europa.

Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Chenopodium.

Etimologia


Il nome generico (Chenopodium) deriva dalla particolare conformazione delle foglie simile al piede dell'oca: dal greco ” chen” (= oca) e ” pous” (= piede) oppure ” podion” (= piccolo piede)[7] È stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (Aix-en-Provence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28 dicembre 1708) che per primo pensò ad una tale allusione per il nome di queste piante[8]. In effetti la forma delle foglie di queste piante hanno da sempre colpito la fantasia delle varie popolazioni: sia gli inglesi che i francesi o i tedeschi mantengono la stessa etimologia, ad esempio Goosefood per gli inglesi oppure Gänsefuss per i tedeschi.
Il nome scientifico attualmente accettato di questo genere (Chenopodium) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.


Morfologia


I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.

Il portamento (Chenopodium album)
Il portamento (Chenopodium album)

Sono piante perenni o annuali di tipo erbaceo ma a volte quasi arbustivo altre suffruticoso (ma raramente) con portamento eretto-ascendente a forma vagamente piramidale. Alcune specie sono spinose. Queste piante vengono classificate tra le “apetale" in quanto prive di corolla (il perianzio è presente ma ridotto). Si distinguono inoltre in quanto le foglie sono prive di ocrea e la pianta non ha lattice e in genere sono glabre (al massimo hanno dei peli vischiosi). Possiedono un odore erbaceo sgradevole (di cedronella) e un caratteristico “indumento” farinoso (vedi il nome comune) sui fusti e sulle foglie. L'altezza di queste piante può oscillare da un decimetro a oltre un metro (oltre 2 – 3 metri e più per le specie tropicali). La forma biologica prevalente della specie è terofita scaposa (T scap), mentre alcune specie sono emicriptofite scapose (H scap).


Radici


Le radici possono essere secondarie da rizoma oppure fittonanti (secondo il ciclo biologico della specie).


Fusto



Foglie


Le foglie (Chenopodium rubrum)
Le foglie (Chenopodium rubrum)

La disposizione delle foglie lungo il fusto è alterna. La forma delle foglie può essere saettiformi, triangolari-astate oppure romboidali con base più o meno troncata, ma anche lanceolate, lineari o oblunghe. Il margine delle foglie può essere intero, ondulato, crenulato, dentato (a volte alla base della foglie sono presente due denti più pronunciati) o lobato. La larghezza massima della foglie generalmente è nella parte inferiore della lamina. Il colore delle foglie è verde ma può essere anche glauco e generalmente sono farinose (almeno di sotto). Le foglie sono picciolate e spesso si trovano all'ascella delle infiorescenze (foglie di tipo bratteale).


Infiorescenza


InfiorescenzaLocalità : Giardino Botanico Alpino Giangio Lorenzoni, Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009
Infiorescenza
Località : Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 13/06/2009

L'infiorescenza è priva di brattee ma in genere è fogliosa nella parte basale; la forma è quella di una spiga di densi glomeruli informi interrotta o continua. Ogni glomerulo contiene diversi fiori globosi sessili verdastri o di altri colori (rossastri). L'infiorescenza è principalmente terminale; sono comunque presenti dei brevi glomeruli di fiori all'ascella delle foglie inferiori. A volte la parte terminale dell'infiorescenza può essere piegata dal proprio peso.


Fiore


I fiori sono ermafroditi (raramente unisessuali: in questo caso i fiori terminali sono maschili, mentre quelli laterali sono femminili), tetrameri o pentameri (i vari verticilli – calice e stami - sono formati da 4 - 5 parti) e attinomorfi. Il colore dei fiori è verde, biancastro o rossiccio. Il perianzio è persistente alla fruttificazione.

* P 3-5, A 2-5, G (2) (supero)[9]

Frutti


I semi(Chenopodium rubrum)
I semi(Chenopodium rubrum)

Il frutto è una capsula (ma in alcuni casi è una bacca) che alla maturità diventa carnosa e succosa e con indeiscenza irregolare. Ogni frutto contiene un solo seme bruno-lucente (o opaco) rotondeggiante in posizione verticale o orizzontale. L'embrione è rotondeggiante a ferro di cavallo. Il pericarpo (parte esterna del frutto) è aderente oppure no.


Distribuzione e habitat


Le piante di questo genere sono ampiamente diffuse nelle regioni temperate di tutto il globo. Se introdotte in una certa zona facilmente s'insediano lungo i margine delle strade, fra le macerie e i luoghi ruderali, ma anche nei centri cittadini. Sui rilievi vegetano fra la zona mediterranea dell'ulivo e quella submontana del castagno. Possono giungere fino al limite delle conifere e delle faggete.
Della ventina di specie spontanee della flora italiana 16 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie alpine[11].

SpecieComunità
vegetali
Piani
vegetazionali
SubstratopHLivello troficoH2OAmbienteZona alpina
Ch. album2collinare
montano
Ca SineutroaltoseccoB1 B2 B4 B5tutto l'arco alpino
(escl. TO)
Ch. album
subsp. striatum
2collinareCa SineutroaltoseccoB2TN BZ
Ch. ambrosioides2collinareCa SineutroaltomedioB2tutto l'arco alpino
(escl. UD)
Ch. bonus-henricus5montano
subalpino
Ca SineutroaltoseccoB2 B4tutto l'arco alpino
Ch. capitatum2collinareCa SineutroaltomedioB2SO
Ch. botrys2collinareCa SineutroaltoaridoB2tutto l'arco alpino
(escl. CN VA)
Ch. ficifolium2collinareCa Ca/Sibasico-neutroaltoumidoB1 B2 B5NO SO BS TN BZ BL
Ch. foliosum2collinare
montano
subalpino
Ca SineutroaltoseccoB4SO TN BZ BL
Ch. glaucum2collinareCa Ca/Sibasico-neutroaltoumidoB2 B5TO AO BS SO BZ BL UD
Ch. hybridum2collinare
montano
Ca Ca/Sibasico-neutroaltomedioB1 B2CN TO AO SO TN BZ BL UD
Ch. murale2collinareCa SineutroaltoseccoB2tutto l'arco alpino
(escl. UD SO CO BG VA)
Ch. opulifolium2collinareCa SineutroaltoseccoB2CN VC NO CO SO BS TN UD
Ch. polyspermum2collinare
montano
Ca Ca/Sibasico-neutroaltomedioB1 B2 B5 B7tutto l'arco alpino
Ch. rubrum2collinare
montano
Ca Ca/Sibasico-neutroaltoumidoB1 B2 B5TO NO BS TN BZ BL UD
Ch. urbicum2collinareCa SineutroaltoseccoB1TO CN AO NO CO SO BG TN UD
Ch. vulvaria2collinareCa SineutroaltoseccoB1 B2tutto l'arco alpino
(escl. VC VA UD)

Legenda e note alla tabella.
Per il “substrato” con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).

Comunità vegetali:
2 = comunità terofiche pioniere nitrofile
5 = comunità perenni nitrofile
Ambienti:
B1 = campi, colture e incolti
B2 = ambienti ruderali, scarpate
B4 = riposi del bestiame
B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua
B7 = parchi, giardini, terreni sportivi

Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia


Molte specie hanno delle proprietà usate dalla medicina popolare come quelle antiscorbutiche (combatte lo scorbuto con la presenza di vitamine) del Chenopodium bonus-henricus, oppure antelmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti) proprietà derivata soprattutto dall'olio essenziale chiamato “essenza di chenopodio”. Altre proprietà sono sempre secondo la medicina popolare: carminative (favorisce la fuoriuscita dei gas intestinali), stomachiche (agevola la funzione digestiva), antiflogistiche (guarisce dagli stati infiammatori) e digestive in generale. Altre piante come il Chenopodium foetidum sono antispasmodiche (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso) e antireumatiche; mentre il Chenopodium chilense ha proprietà vermifughe (elimina i vermi intestinali)[12].


Cucina


Queste piante sono sempre state utilizzate come alimentazione umana. Ad esempio la specie Chenopodium quinoa era chiamata “riso minore” dalle popolazioni peruviane. In certi periodi è stato uno dei cibi di base dell'alimentazione nelle zone montane dell'America del sud prima che gli europei introdussero in quelle zone i cereali eurasiatici. Per lungo tempo la specie Chenopodium bonus-henricus ha sostituito validamente lo spinacio. Un'altra pianta alimentare è il Chenopodium capitatum conosciuto tra l'altro anche nell'emisfero australe. Conosciuto è anche il Chenopodium virgatum i cui frutti sono simili alla fragola (ma solo morfologicamente). Il Chenopodium album è coltivato (o veniva coltivato) nell'America boreale dagli indiani del Nuovo Messico e dalle tribù abitatrici dell'Arizona. In certi casi i minuti semi possono essere usati come il “riso” oppure macinati per produrre della farina; altrimenti si consumano le giovani foglie come insalata o in minestra o cotte come gli spinaci. Anche dall'altra parte del mondo (India e zone temperate del'Himalaya) questa pianta è usata in cucina[12]. L'uso culinario di queste piante è molto antico, da ricerche fatte sembra che gli uomini se ne cibassero già 6000 anni fa.


Giardinaggio


Le prime notizie certe dell'introduzione, nei giardini europei, di una specie di questo genere (Chenopodium ambrosioides) si hanno nel 1640. Piante da giardino sono: Chenopodium botys per le sue proprietà aromatiche, il Chenopodium purparascens e il Chenopodium amaranticolor per la colorazione dell'infiorescenza, e infine il Chenopodium giganteum per le sue foglie molto ornamentali[12].


Note


  1. Strasburger, vol. 2 - pag. 821.
  2. Pignatti, vol. 1 - pag. 164.
  3. Flora Alpina, vol. 1 - pag. 246.
  4. Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato il GG-MM-AAAA.
  5. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 12 ottobre 2009.
  6. Pignatti, vol. 1 - pag. 159.
  7. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 6 ottobre 2009.
  8. Motta, vol. 1 - pag. 561.
  9. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 7 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009).
  10. eFloras Database, su efloras.org. URL consultato l'8 ottobre 2009.
  11. Flora Alpina, vol. 1 - pag. 238-246.
  12. Motta, vol. 1 - pag. 562.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[es] Chenopodium

Chenopodium es un género de cerca de 150 especies de fanerógamas, conocidas genéricamente como cenizos o quinuas. Contiene muchas plantas de menor a moderada importancia como cultivos alimentarios, tanto hojas comestibles y pseudo-cereales, incluyendo a Chenopodium quinoa, Chenopodium pallidicaule, Chenopodium album, Chenopodium bonus-henricus, y Chenopodium ambrosioides. Los cenizos se usan como plantas comestibles para larvas de algunas especies de lepidópteros.

[fr] Chenopodium

Chenopodium, les Chénopodes, sont un genre de plantes dicotylédones, annuelles, herbacées, très odorantes de la famille des Amaranthaceae ou, des Chenopodiaceae, en fonction de la classification retenue. Les chénopodes sont largement répandu dans le monde entier, principalement en zone tempérée et subtropicale[2]. L'Europe en compte plusieurs dizaines d'espèces (trente, rien qu'en Pologne)[3].
- [it] Chenopodium

[ru] Марь

Марь (лат. Chenopódium) — род однолетних, двулетних, редко многолетних трав, полукустарников, очень редко — кустарников и деревьев семейства Амарантовые (Amaranthaceae).



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