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Il forasacco di Beneken (nome scientifico Bromus benekenii (Lange) Trimen, 1872 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

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Bromus benekenii
Bromus benekenii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Specie B. benekenii
Nomenclatura binomiale
Bromus benekenii
(Lange) Trimen, 1872

Etimologia


Il nome generico (bromus) deriva dalla lingua greca ed è un nome antico per l'avena.[2] L'epiteto specifico (benekenii) è stato dato in ricordo del farmacista germanico e florista F. Beneken (1800 - 1859).[3]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Johan Martin Christian Lange (Ødstedgaard, 20 marzo 1818 – Copenaghen, 3 aprile 1898), botanico e micologo danese e Henry Trimen (Paddington, 26 ottobre 1843 – Kandy, 16 ottobre 1896), botanico inglese, nella pubblicazione "Journal of Botany, British and Foreign. London" (J. Bot. 10: 333. 1872)[4] del 1872.[1]


Descrizione


Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 6 - 15 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[3][5][6][7][8][9][10][11]


Radici


Le radici sono per lo più fascicolate; a volte sono secondarie da rizoma.


Fusto


La parte aerea della pianta è densamente cespugliosa con stoloni orizzontali. I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda, ginocchiato-ascendenti e robusti; all'apice sono incurvati. La superficie è finemente pubescente o scabrosa.


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, terminali e ramificate, sono formate da alcune spighette (1 - 4) ed hanno la forma di una pannocchia ampia e unilaterale; è annuente all'apice. I rami sono incurvati; gli inferiori sono riuniti a 2 - 4 e possono essere brevi. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Dimensione dell'infiorescenza: 10 – 25 cm.


Spighetta


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme lanceolato-acuminate e compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 3 a 5 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra le glume. Lunghezza delle spighette compresa le reste: 25 – 30 mm.


Fiori


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti colorati di scuro, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.


Riproduzione


Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[12]


Distribuzione e habitat


Distribuzione regionale[13] – Distribuzione alpina[14]
Distribuzione regionale[13] – Distribuzione alpina[14]

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[8]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Bromus è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con oltre 150 specie distribuite in tutto il mondo.[5][6]

Il basionimo per questa specie è: Schedonorus benekenii Lange, 1871.[14]


Filogenesi


La tribù Bromeae (e quindi il suo unico genere Bromus) è descritta all'interno della supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982. La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Triticeae e Bromeae. All'interno della supertribù, la tribù Bromeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Triticeae.[16]

I Bromus della flora spontanea italiana sono suddivisi in tre gruppi distinti: Festucaria G. et G., Anisantha Koch e Bromus s.s. La specie di questa voce appartiene al gruppo Festucaria: il ciclo biologico di queste piante è perenne con un aspetto simile alle specie del genere Festuca (tribù Poeae, sottotribù Loliinae[17]). A maturità le spighette si restringono all'apice. Le nervature delle due glume sono diverse: quella inferiore ha una sola nervatura; quella superiore è trinervia. La resta del lemma (breve o nulla) è inserita tra i due dentelli apicali del lemma stesso.[3]

Altri studi descrivono questa specie nella sezione Bromopsis Dumort. (le spighette hanno delle forme strettamente lanceolate; i lemmi sono arrotondati o leggermente carenati con punta singola).[18]

Il numero cromosomico della specie B. benekenii è: 2n = 28.[19]


Specie simili


La specie di questa voce può essere confusa con la specie Festuca gigantea Vill. (non è stolonifera). Nell'ambito dello stesso genere, la specie Bromus benekenii spesso è confusa con la specie Bromus ramosus Huds. (forasacco maggiore); si distingue per le setole patenti delle guaine e la pannocchia a forma piramidale con un unico ramo inferiore portante diverse spighette.[3]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[20]


Note


  1. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 31 agosto 2019.
  2. Etymo Grasses 2007, pag. 55.
  3. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 525.
  4. BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 31 agosto 2019.
  5. Kellogg 2015, pag. 223.
  6. Judd et al 2007, pag. 311.
  7. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 348.
  8. Strasburger 2007, pag. 814.
  9. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  10. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 31 agosto 2019.
  11. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 31 agosto 2019.
  12. Kellogg 2015, pag. 73.
  13. Conti et al. 2005, pag. 63.
  14. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 916.
  15. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 1º settembre 2019.
  16. Soreng et al. 2017, pag. 286.
  17. Kellogg 2015, pag. 244.
  18. Verloove 2012, pag. 31.
  19. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 1º settembre 2019.
  20. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-400723. URL consultato il 1º settembre 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


- [it] Bromus benekenii

[ru] Костёр Бенекена

Костре́ц Бе́некена, или Костёр Бенекена (лат. Bromus benekenii, syn. Bromopsis benekenii) — вид рода Костёр семейства Злаки (Poaceae). Вид назван в честь немецкого аптекаря и ботаника .mw-parser-output .ts-comment-commentedText{border-bottom:1px dotted;cursor:help}@media(hover:none){.mw-parser-output .ts-comment-commentedText:not(.rt-commentedText){border-bottom:0;cursor:auto}}Фердинанда Бенекена (1800—1859)[2].



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