Bolanosa coulteri A.Gray, 1850 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Bolanosa coulteri è anche l'unica specie del genere Bolanosa A.Gray, 1852.[1][2][3]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Leiboldiinae |
Genere | Bolanosa A.Gray, 1852 |
Specie | B. coulteri |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Vernonieae |
Genere | Bolanosa |
Specie | B. coulteri |
Nomenclatura binomiale | |
Bolanosa coulteri A.Gray, 1850 | |
Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Asa Gray (1810-1888) nella pubblicazione Smithsonian Contributions to Knowledge. Washington, DC (Smithsonian Contr. Knowl. 3 (Art. 5): 198) del 1850.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito dallo stesso botanico nella pubblicazione Smithsonian Contributions to Knowledge. Washington, DC (Smithsonian Contr. Knowl. 3(5): 82 - 1852).
Il portamento delle piante di questa voce è erbaceo perenne con rizomi. La pubescenza è fatta di semplici peli. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][8][10]
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno e sono sessili. La lamina è intera, con forme da lineari a lanceolata. Le venature sono pennate.
Le infiorescenze sono di tipo corimboso, terminale o ascellare, formate da alcuni capolini. Frammisti ai capolini possono essere presenti delle brevi brattee. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro composto da circa 40 brattee disposte su circa 3 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee, persistenti, in genere si dividono in esterne e interne; quelle esterne sono tomentose a consistenza fogliosa, quelle interne sono più scariose e rossicce all'apice. Il ricettacolo, con guaina, è provvisto di pagliette.
I fiori, circa 45 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 6 - 7 coste con superficie setolosa. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Nella zona apicale dell'achenio non è presente l'anello per il posizionamento del pappo che è formato da setole disposte su una lunga singola riga. Le setolo, facilmente decidue e usualmente non sclerificate alla base, sono ampie e colorate di biancastro.
La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Messico.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[15], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Leiboldiinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Leiboldiinae sono posizionati in un piccolo subclade centro-americano tra i cladi del Nuovo e Vecchio Mondo.[9] Nelle varie analisi filogenetiche questa sottotribù è risultata la prima a separarsi dal gruppo del Nuovo Mondo.[19]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[8]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Leiboldiinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[9]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere (Bolanosa) sono:[8]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
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