Cortinarius semisanguineus (Fr.) Gillet, è un fungo basidiomicete considerato velenoso che ha le stesse caratteristiche del Cortinarius orellanus, e se consumato provoca effetti mortali anche dopo diverso tempo dalla sua ingestione.
2–6cm, convesso, poi espanso e umbonato, dal colore bruno o marrone seppia, ricoperto presso il margine di fibre che si frammentano in piccole scaglie.
Lamelle
Fitte, adnate, abbastanza spesse e larghe, di colore rosso sanguigno prima, rosso cannella poi.
Gambo
2-10 x 0,5–1cm, da ocra a giallo cromo, più chiaro all'apice, cilindrico, esile, rossastro verso la parte bassa.
Spore
Di colore bruno ruggine, ellittiche, finemente verrucose, 7-8,5 x 5,5-6µm.
Carne
Color ocra.
Odore: rafanoide (strofinare o sezionare il carpoforo e le lamelle).
Sapore: amarognolo.
Habitat
Fungo micorrizico, predilige terreni acidi, fruttifica gregario in estate ed autunno nei boschi misti di conifere e betulle.
Commestibilità
Mortale!
Fungo molto pericoloso: i più inesperti potrebbero confonderlo con specie innocue.
Contiene l'Orellanina, tossina letale presente anche in altre specie congeneri (es. C. speciosissimus e C. orellanus).
Etimologia
Genere: dal latinocortinarius = attinente alle cortine, per i caratteristici residui del velo parziale.
Specie: dal latinosemi = la metà e sanguineus = color sangue, per il colore rosso solo sulle lamelle.
Sinonimi e binomi obsoleti
Agaricus cinnamomeus a semisanguineus Fr., Systema mycologicum (Lundae) 1: 229 (1821)
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