Il totano[1] (Todarodes sagittatus (Lamarck, 1798)) è un mollusco cefalopode della famiglia Ommastrephidae.[2]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Classe | Cephalopoda |
Sottoclasse | Coleoidea |
Superordine | Decabrachia |
Ordine | Teuthida |
Sottordine | Oegopsina |
Famiglia | Ommastrephidae |
Sottofamiglia | Todarodinae |
Genere | Todarodes |
Specie | T. sagittatus |
Nomenclatura binomiale | |
Todarodes sagittatus (Lamarck, 1798) | |
Sinonimi | |
Loligo aequipoda | |
Conosciuto anche con il nome di todaro, è caratterizzato da conchiglia interna, corpo allungato con pinne laterali più corte di quelle del calamaro e localizzate sul fondo della sacca, formanti una punta a lancia.
Possiede 10 arti ricoperti da più file di ventose, di questi 8 sono braccia e 2 tentacoli, di maggiore lunghezza. Può raggiungere il metro di lunghezza e i 15 kg di peso.
Vive su fondali sabbiosi. Presente principalmente nell'oceano Atlantico, si trova anche nel mar Mediterraneo e nel mare del Nord[3]
Il totano è edibile e viene pescato e commercializzato in vari modi. Le sue carni sono apprezzate in cucina[4].
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