Alcune specie di questo genere (S. americana, S. aurantiaca, S. decipiens, S. edwardsi, S. formica, S. smithi) sono caratterizzate da mirmecomorfismo, hanno cioè sembianze che ricordano quelle delle formiche.[1]
Distribuzione
Le 20 specie oggi note di questo genere sono diffuse nelle Americhe: due in America settentrionale (USA); sei in America centrale (prevalentemente Messico e Costa Rica); undici in America meridionale (di cui quattro endemiche del Brasile, poi soprattutto in Venezuela, Guyana e Argentina)[2].
Tassonomia
disegno di Synemosyna formica al numero 18
Considerato un sinonimo posteriore di Simonella Peckham & Peckham, 1885 a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966[2].
Synemosyna smithi Peckham & Peckham, 1893 — Cuba, Isole Saint Vincent e Grenadine (Piccole Antille)
Synemosyna taperae (Mello-Leitão, 1933) — Brasile
Synemosyna ubicki Cutler, 1988 — Costa Rica
Specie trasferite
Synemosyna formosana (Saito, 1933); trasferita al genere MyrmarachneMacLeay, 1839[2].
Synemosyna transversa Mukerjee, 1930; trasferita al genere Myrmarachne MacLeay, 1839[2].
Nomina dubia
La spiccata somiglianza di caratteri distintivi con quelli di altri generi affini, fa sì che 8 specie, il 40% di quelle ufficialmente riconosciute, siano nomina dubia[2]:
Synemosyna bimaculata (Mello-Leitão, 1917); esemplari femminili reperiti in Brasile e originariamente descritti in Simonella, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
Synemosyna fasciata Mello-Leitão, 1922; esemplare femminile reperito in Brasile, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
Synemosyna fissidentata (Szombathy, 1913); esemplari femminili rinvenuti in Paraguay e originariamente descritti in Simonella, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
Synemosyna lunata (Walckenaer, 1837); esemplare maschile rinvenuto negli USA e originariamente descritto in Myrmecium, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
Synemosyna magniscuti Mello-Leitão, 1939; esemplare maschile rinvenuto in Brasile, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
Synemosyna pumilio Karsch, 1880; esemplari rinvenuti in India, a seguito di uno studio dell'aracnologo Roewer del 1955, sono da ritenersi nomina dubia.
Synemosyna rubra (Walckenaer, 1837); esemplari maschili e femminili, rinvenuti negli USA e originariamente descritti in Myrmecium, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
Synemosyna subtilis (Taczanowski, 1871); un esemplare femminile, reperito in Guyana e originariamente ascritto all'ex-genere Janus L. Koch, 1846; trasferito qui da Mello-Leitão nel 1933, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
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