Stringocephalus è un genere di Brachiopodi estinti della famiglia Stringocephalidae[1].
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Intervallo geologico | |
Devoniano medio PreЄ
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Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Devoniano | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Brachiopoda |
Subphylum | Rhynchonelliformea |
Classe | Rhynchonellata |
Ordine | Terebratulida |
Sottordine | Terebratulidina |
Superfamiglia | Stringocephaloidea |
Famiglia | Stringocephalidae |
Sottofamiglia | Stringocephalinae |
Genere | Stringocephalus |
specie | |
S. burtini | |
Sono cosmopoliti ed esclusivi dei sedimenti marini del Devoniano medio (in un arco di tempo compreso tra i 388,1 e 376,1 milioni di anni fa)[2], rappresentando importanti fossili guida di tale intervallo. Possiedono una conchiglia bivalve, piuttosto grande, di forma subglobulare e, trasversalmente, sublenticolare. La valva peduncolare (ventrale) presenta un umbone a forma di becco, robusto, incurvato e leggermente asimmetrico, al di sotto del quale si trovano delle piastre deltidiali circondanti un foramen (da cui fuoriusciva il peduncolo). Entrambe le valve risultano divise da un setto mediano e mostrano uno sviluppato processo cardinale bifido. A tale processo, sulla valva brachiale (dorsale) sono associate due piastre crurali separate, di tipo abbastanza primitivo, unite anteriormente a formare una struttura a forma di cappio (avente funzione di supporto del lofoforo) e portanti delle spine dirette posteriormente. La superficie esterna si presenta liscia. Le varie specie colonizzavano diversi tipi di ambiente: dalle lagune alle scogliere coralline, fino a fondali mediamente profondi.
Fossili di Stringocephalus sono stati ritrovati principalmente in Europa (soprattutto Francia, Germania e Polonia), in Cina e nel Canada[2].
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