Lo stenomilo (gen. Stenomylus) è un mammifero artiodattilo estinto appartenente ai camelidi. Visse all'inizio del Miocene (circa 22 - 16 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.
![]() | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Sottordine | Tylopoda |
Famiglia | Camelidae |
Genere | Stenomylus |
Nonostante fosse imparentato con i cammelli, questo leggero animale della taglia di un montone aveva l'aspetto molto simile a quello di una gazzella odierna. Le zampe, infatti, erano estremamente allungate e dotate di due dita; le zampe possedevano metapodi separati ma alcune specie mostravano una saldatura incipiente, soprattutto nel metatarso. Le falangi ungueali fanno supporre la presenza di zoccoli simili a quelli dei cervidi, e non di cuscinetti carnosi come quelli dei cammelli attuali.
Il collo di questo animale era molto allungato, e ciò lo rendeva vagamente simile all'odierno gerenuk (Litocranius walleri). La testa era piccola, arrotondata e dal muso corto. Le ossa nasali piuttosto arretrate, inoltre, fanno supporre la presenza di una piccola proboscide o almeno di muscolose labbra prensili. Questa caratteristica è ancor più accentuata nell'affine (e leggermente posteriore) Rakomylus. La dentatura di Stenomylus era molto specializzata: i denti anteriori erano di piccole dimensioni, e il terzo incisivo, così come il primo premolare, era simile al canino (di piccole dimensioni). Il secondo e il terzo premolare superiori erano molto ridotti, ed era presente un diastema tra il primo e il secondo premolare. Sia i molari superiori che quelli inferiori erano molto sviluppati in altezza (ipsodonti), ma erano molto più lunghi che larghi, ed erano dotati di radici anche negli individui maturi.
Il genere Stenomylus venne descritto per la prima volta da Peterson nel 1907, sulla base di resti fossili ritrovati in terreni del Miocene inferiore del Nebraska; la specie tipo è Stenomylus gracilis. Un'altra specie ben nota è Stenomylus hitchcocki, conosciuta per numerosi esemplari rinvenuti nella zona di Agate Springs in Nebraska, in una cava poi nota come "Stenomylus Quarry". Nella zona di Agate Springs è stata ritrovata anche la specie S. crassidens. Al genere Stenomylus sono state attribuite anche le specie S. keelinensis del Wyoming (da alcuni studiosi attribuita a un sottogenere a sé stante, Pegomylus), e S. taylori del Nuovo Messico. La specie S. tubutamensis, del Miocene inferiore del Messico, è la più piccola del genere.
Stenomylus è un genere di camelidi molto specializzato, classificato in una sottofamiglia a sé stante (Stenomylinae) originatasi probabilmente alla fine dell'Oligocene. La specializzazione nell'allungamento delle zampe e nell'arretramento delle ossa nasali, così come nella dentatura, si accentuerà ancor di più in forme successive quali Rakomylus.
Le lunghe zampe permettevano allo stenomilo di compiere veloci corse e salti nelle pianure nordamericane per sfuggire ai predatori. I denti ipsodonti probabilmente erano utili per nutrirsi di materiale fibroso e duro come l'erba, che in quel periodo stava diventando preponderante nelle sterminate praterie del continente.
Altri progetti
![]() | ![]() |