La formica di fuoco o formica guerriera (Solenopsis invicta Buren, 1972) è una formica appartenente alla sottofamiglia Myrmicinae.[1]
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Classe | Insecta |
Ordine | Hymenoptera |
Sottordine | Apocrita |
Superfamiglia | Vespoidea |
Famiglia | Formicidae |
Sottofamiglia | Myrmicinae |
Tribù | Solenopsidini |
Genere | Solenopsis |
Specie | S. invicta |
Nomenclatura binomiale | |
Solenopsis invicta Buren, 1972 | |
Le operaie di Solenopsis invicta sono di colore bruno rossastro di piccole dimensioni, con una lunghezza che va dai 2 mm ai 4 mm. Sono dotate di un pungiglione velenoso che infligge punture molto dolorose, paragonabile a un fiammifero acceso conficcato sotto la pelle. Le regine di questa specie hanno una lunghezza che va dai 6 mm ai 8 mm. Sono di colore molto simile a quello delle operaie.
Originaria del Brasile[2], S. invicta è stata introdotta e si è naturalizzata in Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Isole Vergini britanniche, Isole Cayman, Cina, Hong Kong, Malaysia, Nuova Zelanda, Paraguay, Porto Rico, Singapore, Taiwan, Trinidad e Tobago, Turks e Caicos, Stati Uniti meridionali e Isole Vergini.[3]
Queste formiche sono considerate dannose, non solo per il dolore causato dalla puntura, ma perché la costruzione dei formicai può danneggiare le radici delle piante, portando alla perdita di intere piantagioni, interferendo con la produzione agraria. Sovente i formicai appaiono contemporaneamente in campi o in aree suburbane. È stata inserita dagli specialisti della IUCN nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo.[4]
L'alimentazione preferenziale della S. invicta è costituita dalle sostanze proteiche che ricava dagli insetti che preda[5] In ogni caso, la dieta può contemplare varie componenti di origine animale (invertebrati e vertebrati) o vegetale, incluse sostanze oleose e zuccherine, sebbene non consumi spesso nettare extrafloreale e non eserciti raramente attività di raccolta.[5]
I Phoridae, ditteri parassitodi appartenenti alle specie Pseudacteon tricuspis and Pseudacteon curvatus, o con i formichieri sono spesso impiegati nella lotta biologica contro le S. invicta.
Il genoma della formica di fuoco è stato sequenziato nel 2010.[6]
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