Parupeneus ciliatus (Lacépède, 1802) è un pesce appartenente alla famiglia Mullidae proveniente dall'Indo-Pacifico.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Osteichthyes |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Mullidae |
Genere | Parupeneus |
Specie | P. ciliatus |
Nomenclatura binomiale | |
Parupeneus ciliatus (Lacepède, 1802) | |
Proviene dalle barriere coralline di Tuamotu, Australia, Isole Marchesi, Sporadi Equatoriali, Giappone, Seychelles, Mozambico, Madagascar e Mar Rosso[1]. Nuota tra i 2 e i 91 m di profondità in zone a volte ricche di vegetazione acquatica, con fondali sabbiosi, anche se raramente oltrepassa i 40.
Presenta un corpo compresso sull'addome, che può arrivare a una lunghezza massima di 38 cm e 2,3 kg. Il corpo è prevalentemente rossastro o brunastro, anche se sul dorso sono spesso presenti zone verdi. Il ventre è bianco, e attorno all'occhio passano tre linee bianche orizzontali. I barbigli sono lunghi e bianchi, la pinna caudale è biforcuta.
È una specie prevalentemente notturna.
Si nutre prevalentemente di piccoli invertebrati, soprattutto crostacei come anfipodi, granchi, copepodi, Mysida e altri gamberi[2].
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