Parascyllium ferrugineum McCulloch, 1911 è uno squalo appartenente alla famiglia Parascylliidae, endemico dell'Australia meridionale.[2]
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Ittiopsidi |
Classe | Chondrichthyes |
Sottoclasse | Elasmobranchii |
Superordine | Selachimorpha |
Ordine | Orectolobiformes |
Famiglia | Parascylliidae |
Genere | Parascyllium |
Specie | P. ferrugineum |
Nomenclatura binomiale | |
Parascyllium ferrugineum McCulloch, 1911 | |
Sinonimi | |
Parascyllium multimaculatum | |
Areale | |
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Questo squalo si differenzia dagli altri membri della propria famiglia poiché il corpo, che può raggiungere gli 80 cm di lunghezza, è più snello e ricoperto da macchie nere, che partono dalla testa e arrivano fino alla pinna caudale. ventre e dorso hanno un colorito verde-grigiastro. in questa specie si osserva uno spiccato dimorfismo sessuale: il peso nei maschi è di circa 30 kg, mentre le femmine, più piccole, raggiungono i 25 kg.[senza fonte]
Durante il giorno si riposa nei crepacci del fondale marino, mentre di notte esce allo scoperto per catturare molluschi e crostacei.[2]
La riproduzione è ovipara: le femmine depongono le uova in estate vicino alle barriere coralline, laddove i predatori faticano a trovarle.[2]
La specie si rinviene esclusivamente lungo le coste meridionali dell'Australia (Australia Meridionale, Tasmania, Victoria, Australia Occidentale).[1]
Si trova nella piattaforma continentale a una profondità di circa 150 m, nelle barriere coralline e negli estuari.[1]
Altri progetti
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