È un pangolino abbastanza piccolo: la lunghezza del corpo, testa compresa, è tra 33 e 43cm; quella della coda tra 49 e 62cm; la coda è prensile. Il nome della specie deriva dalla forma delle scaglie, che hanno tre punte. Le zampe sono corte, la testa piccola e il muso allungato. Ogni zampa termina con cinque lunghi artigli curvi.
Rappresentazione di un pangolino in una tavola degli Acta Eruditorum del 1689
Biologia
La dieta consiste di formiche e termiti. È una specie notturna e arboricola, che scende raramente al suolo. È solitario e territoriale e marca il proprio territorio, come gli altri pangolini, con le secrezioni delle apposite ghiandole anali. I territori delle femmine sono più piccoli e non si sovrappongono tra loro; quelli dei maschi, più estesi, comprendono i territori di diverse femmine.
Distribuzione e habitat
La specie è diffusa nelle foreste di una vasta zona dell'Africa sub-sahariana: dal Senegal a ovest al Kenya occidentale a est allo Zambia a sud.
Conservazione
La IUCN Red List classifica Manis tricuspis come specie in pericolo (Endangered).[1]
Note
(EN) Pietersen, D., Moumbolou, C., Ingram, D.J., Soewu, D., Jansen, R., Sodeinde, O., Keboy Mov Linkey Iflankoy, C., Challender, D. & Shirley, M.H. 2019, Manis tricuspis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Manis tricuspis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ªed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.
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