Malo Gershwin, 2005 è un genere di cubomedusa della famiglia Carukiidae[1]. Le cubomeduse del genere Malo sono capaci di trasmettere per contatto una sindrome simile a quella Irukandji e all'origine di serie intossicazioni[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Cubozoa |
Ordine | Carybdeida |
Famiglia | Carukiidae |
Genere | Malo |
Specie | |
Malo bella Gershwin, 2014 | |
Come in tutti membri della famiglia Carukiidae, nelle Malo sono assenti i filamenti gastrici e la nicchia di ogni ropalio è aggrottata e dispone di corna del ropalio corte[3]. Le dimensioni delle meduse Malo sono particolarmente ridotte: la M. maxima è la più grande con 50 mm di altezza della campana, mentre la più piccola è la M. bella che misura in media 20 mm di altezza[2].
La specie tipo è M. maxima Gershwin, 2005 [4].
Gli effetti della sindrome "Irukandji-like" delle meduse Malo hanno le stesse basi della normale sindrome di Irukandji e differiscono da specie a specie[5]. In certi casi gli effetti sono più lievi ed in altri molto più gravi: è noto il caso che ha portato al decesso di Robert King, turista statunitense punto da una medusa in Australia e alla quale ha lasciato il suo nome[6].
Il meccanismo all'origine della sindrome di Irukandji potrebbe essere stato presente in un antenato comune delle meduse Carybdeida, dato che molte meduse di questo ordine sono capaci di trasmettere la sindrome o sintomi simili. La capacità di causare la sindrome di Irukandji sarebbe stata perduta in seguito, tipicamente lungo i lignaggi genetici che hanno portato alle famiglie Carybdeidae e Tripedaliidae[3].
Sono presenti quattro specie appartenenti al genere Malo:
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