Il majungasauro (Majungasaurus crenatissimus), noto anche come majungatolo (Majungatholus), era un dinosauro carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore (Campaniano, circa 75 milioni di anni fa) in Madagascar.
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
Famiglia | Abelisauridae |
Genere | Majungasaurus |
Specie | Majungasaurus crenatissimus |
Molti fossili di questo dinosauro sono stati rinvenuti nella parte settentrionale del Madagascar tra il 1993 e il 1996, e hanno permesso di ricostruire un carnivoro eccezionalmente robusto, della lunghezza di circa nove metri. Il majungasauro era probabilmente l'apice della catena alimentare del proprio ambiente. Negli ambienti del Gondwana spesso convivevano più super predatori di grossa taglia, ognuno specializzato presumibilmente per un tipo particolare di preda. Non sappiamo se nell'habitat isolato del Madagascar Majungasaurus fosse l'unico predatore di grossa taglia o esistessero altri teropodi (o coccodrilli) di taglia sufficientemente grossa per impensierirlo; i loro resti comunque non sono ancora stati trovati. Nella stessa Formazione Maevarano, sono stati ritrovati resti di grandi sauropodi titanosauri (Rapetosaurus), coccodrilli (ad esempio Mahajangasuchus e Simosuchus), strani dinosauri - uccelli (Rahonavis), uccelli primitivi (Vorona) e piccoli parenti alla lontana di Majungatholus (Masiakasaurus). Siccome le sue zampe posteriori erano piuttosto corte rispetto ad altri teropodi, è stato ipotizzato che il Majungasaurus potesse avvalersi del mimetismo per cacciare: se la sua pelle fosse stata mimetica, infatti, l'animale avrebbe potuto tendere agguati alle sue prede rimanendo fermo e disteso sul suolo della foresta, spacciandosi ad esempio per un tronco[1].
Il significato del nome Majungatholus deriva da Majunga (altro nome di Mahajanga, dove sono stati ritrovati i fossili) e dal greco latinizzato "tholus", ovvero cupola. Il majungasauro era un dinosauro carnivoro (teropode) appartenente al gruppo degli abelisauri, strani predatori primitivi sviluppatisi in isolamento nei continenti meridionali, il cui rappresentante più noto è Carnotaurus sastrei, dotato di due corna. Majungasaurus, invece, possedeva un cranio decisamente inusuale, sormontato da una sorta di "corno" molto arrotondato posto sopra la regione delle orbite. Questo vistoso ispessimento delle ossa probabilmente veniva utilizzato a scopo rituale, o forse in combattimenti intraspecifici per il controllo del territorio o la scelta di un partner.
Il cranio, corto e profondo come in molti abelisauri, era anche dotato di una struttura a forma di diamante proprio dietro le orbite, sicuramente una regione per l'ancoraggio di potenti muscoli del collo. Il corpo, massiccio e robusto, era sorretto da due potenti arti posteriori dotati di artigli; gli arti anteriori erano minuscoli come in Carnotaurus con una mano che presentava falangi nel primo e nel quarto dito. La coda lunga e poderosa doveva servire a controbilanciare il peso del corpo quando l'animale, proiettato in avanti durante la corsa, si lanciava all'inseguimento delle potenziali prede.
Il ritrovamento delle ossa di Majungasaurus nel Madagascar, così lontano dai resti di altri animali simili in Sudamerica e India, ha implicazioni riguardanti la tettonica a zolle. In particolare, le varie componenti dell'antico continente di Gondwana potrebbero essere state unite tramite ponti di terra, dal Sudamerica al Madagascar e all'India attraverso l'Antartide, per molto più tempo di quanto inizialmente sospettato, almeno fino al Cretaceo inoltrato.
Alcuni paleontologi sono convinti che Majungasaurus praticasse il cannibalismo, a causa della scoperta di grandi quantità di ossa dell'animale che recano vistosi segni di denti; queste "impronte" combaciano alla perfezione con i denti dello stesso Majungasaurus. Gli altri carnivori della zona (Masiakasaurus e i coccodrilli) hanno tipi di dentatura differenti. Esistono però molti modi alternativi per spiegare questo tipo di fori, alcuni in particolare, che a prima vista sembrano prodotti da Majungasaurus, possono invece essere provocati da insetti saprofagi.
Ovviamente rimane molto probabile che i dinosauri, come tutti i predatori noti, fossero sempre cannibali in condizioni di stress, mentre è intuibile, dal confronto con rettili e uccelli viventi, che talvolta fossero cannibali (e saprofagi), ma che raramente attaccassero un membro della loro specie (almeno un membro adulto). Una lotta tra due predatori, infatti, non è molto vantaggiosa, in quanto il rischio di essere preda è paragonabile a quello di diventare predatore, e quindi i carnivori tendono ad evitare scontri con conspecifici, o a ritualizzare le forme di lotta.
Fino agli anni novanta, si pensava che durante il Cretaceo superiore in Madagascar fosse presente un piccolo dinosauro erbivoro, un pachicefalosauro simile a Stegoceras. Questa convinzione si basava sul fatto che, nel 1979, era stato scoperto un frammento di cranio apparentemente simile a quello dei "dinosauri dal cranio a cupola", descritto come Majungatholus atopus. Dal momento che nessun altro resto era stato rinvenuto per chiarire l'enigma, si pensò che Majungatholus fosse l'unico pachicefalosauro mai ritrovato nei continenti meridionali. Fu solo con la scoperta degli scheletri più o meno completi che i paleontologi compresero di trovarsi di fronte a un teropode carnivoro di grandi dimensioni e dal cranio decisamente insolito.
Un secolo prima, nel 1896, erano stati rinvenuti diversi denti e alcune vertebre di un dinosauro carnivoro ritenuto appartenere al genere Megalosaurus, denominato Megalosaurus crenatissimus da Depéret. In seguito, nel 1955, sulla base di altri resti fossili comprendenti una mandibola, Lavocat riconobbe che la specie apparteneva a un genere distinto, che venne chiamato Majungasaurus. Nel corso degli anni ottanta vennero riconosciute affinità tra la mandibola e alcuni resti di dinosauri carnivori scoperti in quel periodo, gli abelisauridi, mentre il frammento di cranio scoperto nel '79 venne descritto come appartenente a un pachicefalosauro noto come Majungatholus. Dopo la scoperta del teschio completo, si preferì adottare la denominazione Majungatholus atopus a causa dei caratteri diagnostici ben definiti (la "cupola - corno"), mentre Majungasaurus crenatissimus, conosciuto solo per resti molto incompleti, cadde nel calderone dei nomina dubia. Solo di recente una ridescrizione del materiale ha permesso di stabilire che Majungasaurus e Majungatholus erano effettivamente animali appartenenti alla stessa specie. Per le leggi della priorità, quindi, il nome corretto è Majungasaurus.
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