Scleriti di K. stelliferum visti al microscopio elettronico
Questa specie forma colonie di colore bianco-grigiastro, di forma allungata, a clava, con rachide lungo sino a 30 cm, che si ingrossa distalmente, ancorato al substrato con un bulbo basale.[1][3]
Le colonie sono costituite da un polipo assiale che forma il rachide e dai polipi secondari distinti in autozooidi, lunghi 10-15 mm, dotati di otto tentacoli pinnulati, parzialmente retrattili, disposti in due serie longitudinali lungo la concavità del rachide, e in sifonozooidi, più piccoli, privi di tentacoli, presenti sia sulla parte convessa del rachide che alla base degli autozooidi.
La colonia è irrigidita dalla presenza di un gran numero di scleriti tubercolati, fusiformi, lunghi da 0,1 a 0,6 mm.
Distribuzione e habitat
È una specie cosmopolita diffusa lungo la scarpata continentale dell'oceano Atlantico nord-orientale e nord-occidentale e nel Pacifico nord-occidentale, a profondità comprese tra 40 e 500 m. È presente anche nel bacino occidentale del mar Mediterraneo, dallo stretto di Gibilterra e dal mare di Alborán, sino al mar Tirreno e al canale di Sicilia[1][4][5]; una densa popolazione scoperta recentemente nelle acque pugliesi del mar Adriatico rappresenta il limite orientale della sua distribuzione nel Mediterraneo[3].
Note
(EN) Bo M., Orejas C., Garcia S., Cerrano C. & Antoniadou C. 2015, Kophobelemnon stelliferum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5/6/2020.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии