Questo pappagallo è originario delle pianure tropicali, delle savane e delle zone paludose[3] di Venezuela, Guyana, Bolivia, Brasile e dell'estremità sud-orientale del Perù.
Descrizione
Un'ara nobile al Parco degli Uccelli di Foz do Iguaçu, Brasile.
L'ara spallerosse, lunga 30cm, è la più piccola specie di ara. Come tutte le are, ha una lunga coda sottile ed una grossa testa. Il corpo è ricoperto da penne di color verde brillante, ma sulla testa, proprio sopra il becco, vi sono delle penne color blu scuro o blu ardesia. Le ali e la coda sono verde brillante sulla faccia superiore e verde oliva su quella inferiore. I margini esterni delle ali, soprattutto quelli della faccia inferiore, sono rossi. (Queste penne rosse compaiono con la pubertà.) Gli occhi sono arancioni e la pelle attorno ad essi, priva di piume, proprio come quella delle are più grandi, è bianca. Questa zona di pelle nuda, però, rispetto a quella della maggior parte delle are più grandi, è più piccola in proporzione alla testa. L'ara di Hahn e l'ara nobile si possono facilmente identificare dal colore del becco: quella di Hahn ha il ramo superiore nero, mentre quella nobile lo ha più chiaro, color corno.
Biologia
Are nobili nel Mato Grosso, Brasile.Coppia di are nobili in cattività.Diopsittaca nobilis
L'ara spallerosse nidifica nelle cavità degli alberi. Solitamente ogni nidiata è composta da tre o quattro uova. La femmina le cova per 24-26 giorni; gli immaturi si involano 54 giorni dopo la schiusa[4].
Tassonomia
In passato l'ara spallerosse veniva classificata, insieme alle altre are, nel genere Ara.
L'ara spallerosse non è considerata una specie a rischio, ma in alcuni luoghi, a causa della deforestazione, il suo numero si è ridotto notevolmente. Come la maggior parte dei pappagalli, è stata inserita nell'Appendice II della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione e di conseguenza il commercio e la cattura di esemplari selvatici è illegale.
Note
(EN) BirdLife International 2012, Diopsittaca nobilis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Psittacidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 maggio 2014.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии