La tartaruga gigante di Española (Chelonoidis hoodensis (Van Denburgh, 1907)) è una specie della famiglia Testudinidae, endemica dell'omonima isola dell'arcipelago delle Galápagos (Ecuador).[2]
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Stato di conservazione | |
![]() Critico[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Anapsida |
Ordine | Testudines |
Sottordine | Cryptodira |
Famiglia | Testudinidae |
Genere | Chelonoidis |
Specie | C. hoodensis |
Nomenclatura binomiale | |
Chelonoidis hoodensis (Van Denburgh, 1907) | |
Sinonimi | |
Testudo hoodensis | |
La specie è endemica dell'Isola Española (arcipelago delle Galápagos, Ecuador)[1].
In passato questa entità era considerata una sottospecie di Chelonoidis nigra (C. nigra hoodensis) ma recenti studi genetici la hanno elevata al rango di specie a sé stante.[1][2]
La IUCN Red List classifica Chelonoidis hoodensis come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered).[1]
Famoso è l'esemplare maschio adulto Diego, noto per aver salvato la sua specie dall'estinzione.[3] Infatti grazie ad un programma di riproduzione in cattività, la popolazione di questa specie è passata da 14 esemplari adulti nel 1976 ad una popolazione di oltre 2.500 esemplari oggi, di cui 800 sono stati individuati come figli naturali di Diego.
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