Caecilia thompsoni Boulenger, 1902 è un anfibio della famiglia Caeciliidae[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Amphibia |
Sottoclasse | Lissamphibia |
Ordine | Gymnophiona |
Famiglia | Caeciliidae |
Genere | Caecilia |
Specie | C. thompsoni |
Nomenclatura binomiale | |
Caecilia thompsoni Boulenger, 1902 | |
La cecilia è un anfibio vermiforme e per questo motivo si muove con movimenti ondulatori del corpo. La si classifica infatti nell'ordine degli apodi, cioè anfibi dall'aspetto di lombrichi. Il suo nome in latino significa "cieca", come appunto è. Essa, al contrario delle altre specie, può arrivare a vivere fino a cento anni. Su tutto il suo corpo, sono presenti dei piccoli anellini, proprio come quelli che hanno i lombrichi. La Caecilia thompsoni mangia piccoli insetti che trova nelle foreste e a volte, se già morti, mangia anche suoi simili.
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La specie si trova in Colombia, dove occupa vari habitat umidi, tropicali o subtropicali. è la specie più grande del suo genere, potendo raggiungere la lunghezza di 1,5 m ed il peso di 1 kg. Vive in foreste pluviali o comunque in regioni temperate e vicino all'acqua.
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