Il genere fu descritto con questo nome da Browne nel 1756 e da Gronov nel 1760, ma queste attribuzioni non sono riconosciute ufficialmente perché pre-linneane; viene riconosciuta invece la descrizione data da Muller nel 1776. Linneo attribuì questi animali al genere Volvox (Volvox beroe, oggi Beroe beroe).[2]
Descrizione
La beroe è un animale dal corpo traslucido, gelatinoso, che può ricordare alla lontana le meduse (e con queste viene talvolta confuso). Il corpo assomiglia a un sacco, al cui interno è la cavità digestiva. Nella parte anteriore c'è la bocca, che può essere spalancata notevolmente o serrata quasi come una cerniera lampo. Nella parte posteriore c'è invece un organo di equilibrio, che aiuta l'animale a orientarsi.
Il movimento è garantito da otto serie di ciglia disposte a pettine. Tipicamente, la beroe nuota con la bocca in avanti, ma può anche nuotare all'indietro; quando sta ferma, si dispone solitamente in posizione verticale con la bocca in alto.
Gli esemplari di beroe sono generalmente lunghi fino a una decina di centimetri, ma in qualche specie possono raggiungere anche 20–30cm.
La beroe è predatrice, e le sue prede sono prevalentemente altri ctenofori, persino di dimensioni maggiori. Caccia attivamente, inseguendo la preda che viene totalmente consumata dopo la cattura. Alcune specie usano i macrocigli disposti attorno alla bocca come fossero denti, rompendo la preda in pezzi più piccoli prima di inghiottirla.
Specie
Secondo il World Register of Marine Species, appartengono a questo genere le seguenti specie:[2]
Beroe abyssicola Mortensen, 1927
Beroe australis Agassiz & Mayer, 1899
Beroe baffini Kramp, 1942
Beroe basteri Lesson 1830
Beroe beroe (Linneo 1758)
Beroe campana Komai, 1918
Beroe compacta Moser, 1909
Beroe constricta Chamisso & Eysenhardt, 1821
Beroe cucumis Fabricius, 1780
Beroe culcullus Martens, 1829
Beroe cyathina A. Agassiz, 1860
Beroe flemingii (Eschscholtz, 1829)
Beroe forskalii Milne Edwards, 1841
Beroe gilva Eschscholtz, 1829
Beroe gracilis Künne, 1939
Beroe hyalina Moser, 1907
Beroe macrostoma Péron & Lesueur, 1808
Beroe mitraeformis Lesson, 1830
Beroe mitrata (Moser, 1907)
Beroe ovale Bosc, 1802
Beroe ovata Bruguière, 1789
Beroe pandorina (Moser, 1903)
Beroe penicillata (Mertens, 1833)
Beroe ramosa Komai, 1921
Beroe roseus Quoy & Gaimard, 1824
Beroe rufescens (Eschscholtz, 1829)
L'areale di molte specie è conosciuto in modo imperfetto. Nelle acque italiane sono indigene quanto meno B. cucumis e B. forskalii, mentre B. ovata, originaria dei Caraibi, è stata introdotta nel Mar Nero e da lì si è diffusa anche nel Mediterraneo, fino al Mar Ionio compreso.[2]
Fonti e note
bèroe, su Treccani - Vocabolario on line. URL consultato il 19 giugno 2020.
(EN) Beroe Muller, 1776, su WORMS - World Register of Marine Species. URL consultato il 19 giugno 2020.
Hermes Mianzan, Elliot W. Dawson e Claudia E. Mills, Phylum Ctenophora: Comb Jellies (PDF), in Gordon (a cura di), New Zealand Inventory of Biodiversity, 2009, pp.49–58, ISBN978-1877257-72-8.
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